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Giornata della memoria 2018. I protestanti italiani esprimono vicinanza alle comunità ebraiche

Il presidente Fcei, pastore Luca Maria Negro, scrive alla presidente dell’Unione delle comunità ebraiche, Noemi Di Segni

In una lettera inviata in questi giorni il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Luca Maria Negro, ha voluto esprimere la profonda vicinanza spirituale alla presidente dell’Unione delle comunità ebraiche (UCEI), Noemi Di Segni.

«La Giornata della memoria di quest’anno si colloca nell’ambito di tre ricorrenze che parlano alle nostre coscienze» scrive il pastore Negro, riferendosi all’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali nel 1938 come «uno dei momenti più bui e vergognosi della storia del nostro Paese». Inoltre, ai 70 anni della Costituzione della Repubblica italiana, nata «dalle ceneri e dal ripudio della storia precedente; nonché ai 170 anni dalla concessione dei diritti civili a valdesi e ebrei da parte di re Carlo Alberto nel 1848 con le “Lettere Patenti”».

«Crediamo che il Giorno della memoria di quest’anno sia anche occasione per riaffermare i valori fondamentali della nostra Carta costituzionale, soprattutto in un momento in cui nell’ambito pubblico e politico c’è chi lancia appelli a difesa della “razza bianca” usando termini che ci fanno ripiombare nel buio del passato e che preoccupano per la leggerezza e la disinvoltura con cui vengono utilizzati».

Riferendosi alle “Lettere Patenti” Negro sottolinea: «Questo ricordo unisce le comunità protestanti ed ebraiche che vivono in Italia come minoranze che hanno subito in passato discriminazioni e persecuzioni, sebbene con valenze diverse».

Il messaggio si conclude ribadendo l’amicizia che lega le due comunità di fede attraverso «la storia passata, l’impegno per l’affermazione dei diritti costituzionali nel nostro paese e la fede comune nel Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe».

 

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