Come vivremo con i robot?
10 gennaio 2018
Quarta puntata del viaggio attraverso le piccole e grandi innovazioni tecnologiche
Robot e intelligenza artificiale sempre più saranno presenti, non solo nel posto di lavoro, ma anche nella nostra vita sociale: non è casuale che si parli di robot sociali.
I robot ci affascinano, ci incuriosiscono e un po’ ci mettono in soggezione; la letteratura e la filmografia hanno contribuito a costruire un’immagine di queste macchine simili, se non uguali almeno nell’aspetto, a noi. A parte alcuni prototipi di robot dalle sembianze umane, usciti da qualche laboratorio di ricerca, non dobbiamo farci ingannare: i robot hanno e avranno le forme più diverse, ma non per questo saranno meno capaci di svolgere lavori e attività. Non è importante sapere come queste macchine eseguano il loro lavoro, quello che è importante sapere è che i robot faranno il lavoro meglio e a un costo inferiore di come lo faremmo noi!
I sistemi che utilizzano l’intelligenza artificiale già oggi apprendono dall’esperienza, come noi, ma loro possono attingere, per imparare, a milioni di informazioni sparse nella rete. È importante ricordare che il loro modo di ragionare non è il nostro. Telecamere miniaturizzate e microsensori permettono a queste macchine di vedere, ascoltare, sentire e quindi di interagire con il mondo circostante anche autonomamente.
I robot, sono in realtà una nuova specie: la congiunzione tra il mondo fisico e il mondo digitale. Da molti anni sono impiegati nell’industria e svolgono lavori ripetitivi e pericolosi al posto dell’uomo, ma queste macchine sono confinate in aree dedicate per motivi di sicurezza: un contatto tra uomo e robot sarebbe sicuramente pericoloso per la persona. I robot industriali operano in un ambiente relativamente ordinato, strutturato, ovvero prevedibile e questo rende più semplice la loro programmazione, le variabili ambientali sono ridotte al minimo.
Oggi la tecnologia ci consente di avere robot capaci di muoversi in ambienti destrutturati, cioè in ambienti sociali, dove le variabili ambientali sono molto più numerose e meno prevedibili. In altre parole, oggi sono disponibili robot capaci di vivere al nostro fianco, i robot sociali sono una realtà. Queste macchine hanno caratteristiche tutte nuove: non più forza e velocità, ma elasticità e flessibilità nei movimenti e capacità di analisi del mondo circostante.
Anche nell’industria sono usciti dai loro recinti: oggi puoi vedere robot che lavorano al tuo fianco, pronti a fermarsi se solo li sfiori, questi sono i robot collaborativi, oppure i robot li puoi indossare, in questo caso parliamo di esoscheletri. Tra non molto ne avremo che portano i nostri cani al parco, o che puliranno le strade, tanto per fare due semplici esempi. Possiamo viaggiare con la fantasia e immaginare un robot per qualsiasi cosa, ma attenzione, la fantasia in questo caso potrebbe diventa realtà, è solo una questione di tempo.
Davanti a questo scenario, per nulla irreale, quale atteggiamento dobbiamo avere? Accettazione incondizionata? Fare finta di nulla? Combattere la nuova tecnologia?
Possiamo percorrere una via diversa, collaborare con il nostro robot!