Chiunque invocherà il nome del SIGNORE sarà salvato
Gioele 2, 32
Bussate e vi sarà aperto
Luca 11, 9
«Apra la sua porta, faccia presto, non importa! Cosa crede lei di questo movimento, ma l’avverto che al suo posto non ci penserei due volte, dato l’imminente arrivo di Gesù, perché poi non torna più!».
Così comincia una canzone di Max Gazzè, in cui un Testimone di Geova si ferma davanti ad un portone, bussando fino a che dall’interno il nonno della famiglia si alza ad aprire per ascoltarlo insieme agli altri abitanti della casa che, convinti del messaggio annunciato, escono in strada felici a ballare.
Il nostro predicatore bussa quindi per presentare il suo Dio e annunciare l’arrivo di Gesù. Nella Parola che ci viene oggi proposta dal Lezionario «Un giorno una parola», invece, Gesù ci annuncia che se bussiamo alla sua porta ci sarà aperto.
Chi bussa alla sua porta è colui che, come il nostro predicatore, è in cammino, non per annunciare però, ma per ricevere l’annuncio, non per parlare, ma per ascoltare ciò che il nostro Signore ha da dirci. Chi bussa alla porta di Gesù sa di non essere il detentore della verità, ma apre il suo cuore alla vita e alla ricerca di Dio, è colui che vuole porgli delle domande a cui da solo non è in grado di rispondere, ed è in grado di lasciarsi interrogare dagli eventi della vita, belli o brutti che siano.
Chi bussa è colui che vuole nutrire la sua anima e il suo spirito per poter ricevere da Dio quegli strumenti che gli servono a vivere questa vita e ad affrontarla nelle sfide che essa ci pone davanti. Chi bussa è colui che con coraggio vuole conoscere se stesso e sa che può farlo solo bussando alla porta di Gesù.
Bussa e ti sarà aperto, ti dice oggi Gesù. Possa tu accogliere questa buona notizia e lasciarti cogliere dal desiderio di conoscere Dio, desiderio che Egli stesso ha posto nel tuo cuore, per poter uscire in strada felice a danzare per la gioia di averLo trovato.