Incontri gratuiti per i genitori di prematuri all’ospedale Villa Betania di Napoli
18 novembre 2014
L’Evangelico, una struttura sanitaria “a misura di donna”
In occasione della Giornata mondiale della prematurità, che si è celebrata ieri, lunedì 17 novembre, anche l’ospedale evangelico Villa Betania di Ponticelli (Napoli) ha aderito all’iniziativa (H)Open-Day: una giornata di incontri informativi gratuiti per i genitori in attesa di un bambino prematuro.
La nascita di un bimbo prematuro ha in genere un forte impatto psicologico sulla coppia di genitori che si trova non solo a vivere sentimenti come la disperazione, il senso di colpa e di frustrazione, lo smarrimento – che richiedono un lungo tempo di accettazione e di elaborazione –, ma anche a confrontarsi con l’impreparazione sulle strategie di contenimento dei rischi correlati alla nascita pretermine e delle conseguenti complicanze.
Per questo l’ospedale evangelico Villa Betania, che per il 2014-2015 è stato premiato con due Bollini rosa (il riconoscimento assegnato da O.N.Da, Osservatorio nazionale sulla salute della donna alle strutture sanitarie che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili), ieri ha aperto le sue porte e ha offerto ai genitori in attesa di un bambino prematuro corsi informativi che sono stati preparati dall’Unità operativa complessa di ginecologia-ostetricia e dall’Unità operativa complessa di neonatologia e Terapia intensiva neonatale (Tin).
Secondo i dati del rapporto CeDAP (Certificato di assistenza al parto), pubblicati dal Ministero della Salute, i nati pretermine (i cosiddetti prematuri) sono in aumento e la Campania è una delle regioni con la percentuale più alta. Nel 2012 (ultimo dato disponibile) i nati pretermine sono stati 3.822 su 56.106, pari al 6,81%, ancora in aumento rispetto all’anno precedente.
La Tin di Villa Betania, nei suoi 18 anni di attività, ha visto nascere circa 1200 bambini prematuri, di peso tra i 500 e i 1500 grammi e al di sotto di 30 settimane di età gestazionale, che oggi sono bambini e adolescenti sani.
«Con l’iniziativa (H)Open-Day – ha sottolineato Luciano Cirica, vicepresidente della Fondazione Betania – l’ospedale evangelico Villa Betania conferma la sua vocazione a voler essere un ospedale a “misura di donna”, valorizzando tutta una serie di attività volte al sostegno dell’universo femminile. Tra queste vi è l’Ospedale amico, uno sportello che offre aiuto psicologico, sociale e spirituale ai malati e alle loro famiglie. Cure mediche, counseling e supporto psicologico vengono, infatti, offerti gratuitamente alle donne, in particolare quelle extracomunitarie e vittime di violenza, alle famiglie dei bambini ricoverati in Tin e ai giovani».