Dialogo Svizzera-Italia. Tra i temi le migrazioni e si è parlato anche di corridoi umanitari
11 ottobre 2017
La cooperazione tra i due paesi passa anche dalle politiche di accoglienza e integrazione
Il progetto-pilota dei “corridoi umanitari” è stato presentato al Forum per il dialogo tra Svizzera e Italia, conclusosi oggi a Lugano (CH) (9-10 ottobre). Tra i temi discussi in occasione della quarta edizione del Forum, promossa dalle ambasciate di Svizzera in Italia e d’Italia in Svizzera, con la collaborazione, tra gli altri, della rivista Limes, figurava quello relativo alle politiche migratorie dal titolo: “Le migrazioni tra accoglienza e integrazione”.
Composto da rappresentanti del mondo accademico, giornalistico, politico e della società civile dei due paesi, il gruppo di lavoro sulle migrazioni coordinato dal sociologo Maurizio Ambrosini (Università degli studi di Milano), ha visto la partecipazione di Luciano Griso, medico dell’equipe ecumenica in Libano che organizza i “corridoi umanitari” – promossi dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Tavola valdese e Comunità di Sant’Egidio -, nonché Claudio Paravati, direttore della rivista Confronti.
Al termine dei lavori Ambrosini, in una tavola rotonda moderata dal direttore di Limes, Lucio Caracciolo, non solo ha ribadito l’importanza di garantire vie legali e sicure a chi ha titolo alla protezione internazionale, ma ha anche evidenziato la necessità – nei meccanismi di accoglienza e integrazione – di dare adeguato riconoscimento alle religioni di minoranza, non senza dimenticare la promozione del dialogo interreligioso. In questo contesto, tra le indicazioni scaturite dal gruppo di lavoro anche il contrasto alle discriminazioni; il coinvolgimento di associazioni e istanze rappresentative degli stessi migranti; iniziative congiunte svizzere-italiane per una maggiore concertazione delle politiche europee nell’area Schengen. In particolare è stata caldeggiata l’istituzione di un tavolo bilaterale di dialogo tra autorità nazionali e locali e le organizzazioni della società civile, con lo scopo di scambiarsi esperienze e buone pratiche.
Il professor Ambrosini era recentemente intervenuto alla Conferenza internazionale “Vivere e testimoniate la frontiera”, organizzata da Mediterranean Hope-Programma rifugiati e migranti della FCEI a Palermo.