«Ricordati di queste cose, o Giacobbe, o Israele, perché tu sei mio servo; io ti ho formato, tu sei il mio servo, Israele, tu non sarai da me dimenticato»
Isaia 44, 21
Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo
Romani 11, 1
Al termine di un’accorata disamina sulla futilità dell’adorazione idolatra, il profeta Isaia, da parte del Signore, invita Israele a «ricordare» la vocazione rivoltagli a essere fedeli solo a Lui, il Dio che si è rivelato con potenti interventi, liberandoli dalla servitù egiziana. A Sichem, infatti, Israele aveva solennemente giurato di servire solo il Signore: «Lungi da noi abbandonare il Signore per servire altri dei» (Giosuè 24, 16). Ma noi umani sovente tendiamo a dimenticare le promesse fatte, la parola data, gli impegni assunti. In effetti l’invito a «ricordare» è rivolto a fedeli in procinto di cambiare strada, sul punto di allontanarsi da Dio, dimentichi di ciò che il Signore aveva fatto per loro in passato.
Nonostante le numerose defezioni da parte del popolo eletto, il Signore resta fedele alla sua promessa. In quanto Creatore ama la sua creazione. Nelle parole riportate in questa profezia c’è la conferma della volontà di Dio di curarsi ancora di quel popolo: «Tu sei mio servo, io ti ho formato… tu non sarai da me dimenticato». Ma la promessa di «ricordare» è estesa a ogni essere umano. Poiché su ogni essere umano sussiste l’approvazione espressa all’inizio della creazione del mondo. Essere nella mente di Dio equivale a essere nei suoi pensieri, oggetto della sua amorevole attenzione. Questa cura divina nei nostri confronti, che si fonda sull’amore di Dio, prospettata nell’Antico Patto, nel Nuovo Patto trova compimento nell’amore incondizionato di Gesù, che raggiunse l’apogeo nel dono della sua vita per redimere l’umanità.
Ricordarsi di Dio e del suo operato è un appello rilevante per ogni credente perché si è sempre in bilico, proclivi a dimenticare ciò che Dio ha fatto e fa per noi. È bene per noi ricordare i suoi benefici, secondo le parole del Salmista (Salmo 103, 2) per non cedere alle lusinghe degli idoli che questo mondo corrotto propone. Possiamo pienamente confidare in Dio! Se noi umani tendiamo a dimenticare, Dio non dimentica. Ricorda. Si ricorda di noi!