«Servi dell’umanità tutta»: dieci pannelli di grande formato collocati nel cuore della City sino al 5 giugno. Succede a Milano nell’area pedonale di piazza Cordusio. Una mostra (esposta dal 15 maggio al 5 giugno) con disegni realizzati da un giovane grafico, Matteo Mancini, su progetto grafico di Laura Lorusso per raccontare il protestantesimo ieri e oggi. Con un taglio culturale e attualizzante.
Sul davanti, personaggi significativi del protestantesimo, sul retro dei pannelli l’indicazione di associazioni che perseguono i fini indicati. Si comincia con Lutero, Zwingli, Calvino. E qui il tema è l’usura. Per tutti i pannelli, l’incipit accattivante è quello del: «Non tutti sanno che…». Per i riformatori l’attenzione si concentra sulla questione del prestito a interesse. Scoprendo cose interessanti come la necessità di una regolamentazione laica del prestito ad interesse sottoposta al controllo delle autorità civili. L’attualizzazione del tema è dedicata alla «Fondazione Adventum» impegnata contro l’usura.
Sul diritto all’istruzione un secondo pannello presenta due figure femminili del XVI secolo: la nobile Renata di Francia che visse a Ferrara creando clandestinamente un circolo protestante cui partecipò lo stesso Calvino. Olimpia Fulvia Morata, che studiò teologia in Germania intessendo una fitta rete di scambi con gli intellettuali più in vista dell’Europa protestante. A rendere più vicina la questione del diritto all’istruzione si presenta l’adozione a distanza di bambini in Zimbabwe promossa dal mondo battista italiano.
Sulla questione della libertà religiosa un terzo pannello propone altre due donne storiche. Marie Durand che, arrestata nel 1768 religionis causa, resistette nella Tour de Constance per trentotto anni, il suo «resister» divenne emblema della resistenza francese al nazifascismo. Anna Trapnel che per le sue idee riformatrici venne processata in Cornovaglia. Il tema della libertà religiosa è attualizzato dall’associazione internazionale Aidlr che pubblica «Coscienza e libertà».
Compaiono quindi su un successivo pannello il gruppo famigliare di John, Charles, Susanna Wesley, precursori del metodismo. Siamo agli inizi del 1700 e i Wesley si danno un gran da fare nella solidarietà con i poveri in modo nuovo e propositivo accendendo una vera e propria rivoluzione culturale. L’attenzione per i minimi del nostro tempo è illustrata dall’associazione milanese interprotestante «Diaconia», che da più di vent’anni si occupa di accogliere migranti nei suoi locali.
Proseguendo nella mostra incontriamo la questione dei diritti delle donne e contro la violenza. Qui vengono proposte le figure di Elisabeth Stanton e Lucretia Mott che formularono, a cavallo tra il XIX e XX secolo, la prima carta dei diritti delle donne. E pubblicarono un originale commentario al femminile «La Bibbia delle donne». Attualizza il tema della violenza contro le donne l’associazione milanese «Ala una Novus» che propone anche itinerari educativi.
Le figure di fine Ottocento di William e Catherine Booth, fondatori dell’Esercito della Salvezza, propongono i grandi temi sociali di cui si occupa questa istituzione cristiana attiva in molte parti del mondo. In particolare qui si affronta il tema della tratta delle donne attraverso l’associazione «Green Light Project» che si occupa di assistenza alle vittime della tratta. Tema drammatico anche in Italia, dove sono presenti 120.000 vittime dello sfruttamento sessuale a fini commerciali. Proseguendo incontriamo le figure di Dietrich Bonhoeffer e Sophie Scholl, testimoni di una coraggiosa lotta contro il nazifascismo che li condannerà a morte. Il tema di questo pannello riguarda in termini di attualità l’azione dei «Corridoi umanitari», singolare progetto ecumenico che sta portando in Italia, in condizioni di sicurezza, mille richiedenti asilo.
Compaiono inoltre le figure di Martin Luther King e sua moglie Coretta che rinnovarono la società americana sotto il profilo del rispetto dei diritti e molto altro ancora. L’esempio attualizzante è affidato all’associazione evangelica fede e omosessualità, «Refo», da anni impegnata per una reale inclusività delle persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Compaiono inoltre i personaggi del pastore valdese Tullio Vinay e del primo segretario dell’Onu, il luterano Dag Hammarskjoeld, testimoni della pace nella giustizia, che vengono attualizzati dall’associazione «Libera» impegnata contro corruzione e mafie.
Infine l’Africa con Nelson Mandela e Desmond Tutu, il loro impegno contro l’apartheid sino alla lotta contro l’Aids sono diventati il simbolo del riscatto sociale e politico del continente africano. E qui compare l’associazione laica milanese «Naga», che da trent’anni promuove assistenza medica e legale gratuita ai deprivati del nostro tempo.
(da: L’araldo, circolare della chiesa valdese di Milano, giugno 2017)