Il Signore rende giustizia agli oppresso, dà cibo agli affamati
Salmo 146, 7
I discepoli dissero a Gesù: «Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci». Egli disse: «Portatemeli qua»
Matteo 14, 17-18
La moltiplicazione dei pani per cinquemila uomini… Mah! Ci crediamo ancora? Ci credi tu? Che dire di un episodio riportato in tutti e quattro i Vangeli ed entrato tanto profondamente nell’immaginario popolare da essere citato perfino nei film di Fantozzi? Sì, forse è soltanto il prodotto della credulità di persone semplici; o magari, dietro a un fatto dai contorni ormai leggendari, vi è una spiegazione perfettamente razionale: chissà? Probabilmente, hanno pure ragione quei teologi che invitano a ricercarne il significato teologico piuttosto che la verità storica… Si parla di Dio, no?
Sia come sia, cosa ce ne facciamo della moltiplicazione dei pani per cinquemila uomini nella nostra quotidianità? Che senso può ancora avere per la nostra vita di fede? Perché, arrivati al capitolo 14 di Matteo, non possiamo semplicemente girare pagina e andare oltre! (Questo semmai, lo facciamo con le genealogie all’inizio del primo libro delle Cronache…).
Penso alle chiese che ho conosciuto: quante volte mi sono ritrovato nella stessa situazione dei discepoli! Non erano cinque pani e due pesci, ma erano ugualmente poca cosa, del tutto insufficiente alle necessità che avevo di fronte. Solo una persona per cantare inni a un funerale; solo due bambini (di età diversa!) per la Scuola domenicale; un culto pensato per i bambini, senza nessun bambino… È vero, molto spesso non abbiamo altro e non vediamo sbocchi. Ma in questo passo, fra i tanti echi della Scrittura, mi pare di udirne uno, in particolare, che mi fa drizzare le orecchie: «Il timore del Signore conduce alla vita; chi l’ha si sazia» (Prov. 19, 23).
Quel poco che abbiamo – e molto spesso, inutile girarci attorno, è davvero poco – va portato a Cristo. Egli sa valorizzarlo, utilizzarlo al meglio, moltiplicarlo… Che cosa successe veramente quel giorno, non lo sappiamo più. Ma sappiamo che dove qualcuno esclamò «Non abbiamo altro», Gesù disse: «Portatemeli qua». E quel poco, quel cibo umile, bastò, creando condivisione, unendo in un unico rendimento di grazie: loro e noi.