La donna osservò che l’albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l’albero era desiderabile per acquistare conoscenza
Genesi 3, 6
Che cosa serve all’uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde o rovina se stesso
Luca 9, 25
«Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni» affermò Oscar Wilde – e aveva ragione. Non compiamo nessuno sforzo nel rifiutare ciò che non ci interessa; mentre, quando guardiamo qualcosa di appetibile, abbiamo bisogno soltanto di una (piccola) scusa per cedere. In questo, Eva è davvero la madre di tutto il genere umano.
Siamo tentati da quel che è, o promette di essere, piacevole; siamo sedotti da buone intenzioni. Cosa c’è di tanto sbagliato nel desiderare un frutto gustoso? Si dirà: «Nel giardino dell’Eden, non mancava certo il cibo». È vero. Ma non manca nemmeno alla maggioranza di noi, fortunati cittadini della (oggi) tanto bistratta Europa, eppure, anche alla fine di un lauto pasto, chi rifiuta il dolce, il caffè o l’ammazzacaffè? Chi sa dire di no a un cioccolatino? Che poi… via, è senza zucchero: frutto del commercio equo e solidale, senza Ogm e pure biologico! La natura umana è quella che è: una persona si comporta esattamente allo stesso modo davanti a una piccola, come a una grande tentazione.
Il racconto della Genesi ha una sua tragica e duplice ironia. Da un lato, i protagonisti del racconto finirono con il perdere l’innocenza, e un mondo creato davvero a misura d’uomo, per acquisire una conoscenza che, millenni dopo, non è ancora stata in grado di riportarci nemmeno lontanamente vicino a quanto fu smarrito. Dall’altro, proprio quella conoscenza cui è lecito e giusto aspirare – nella sua parte essenziale e non negoziabile – era già loro, perché «Il timore del Signore è il principio della scienza» (Prov. 1, 7). La trasgressione rivela la sincerità di Dio, che da buon genitore parlò nell’interesse dei propri figli, e mostra all’opera un genio della mistificazione, capace di un vero e proprio capolavoro di depistaggio. – Quel signore tradizionalmente vestito di rosso con corna e forcone? Sarebbe comodo: un buon capro espiatorio serve sempre. Che ne dici, invece, del tuo egoismo, del tuo egocentrismo? Questo merita una riflessione.