Articolo di Luca Baratto
“Europa semper reformanda”. È parafrasando il celebre motto della Riforma protestante, riferito in questo caso non alla chiesa ma al nostro continente – che Georg Schedereit, presidente del Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) ha voluto riassumere il messaggio principale che dovrebbe uscire dall’assise dei luterani italiani riuniti a Venezia dal 22 al 25 aprile. Lo ha dichiarato in un video visionabile nella sezione del sito della CELI dedicata al Sinodo 2017, dove sono disponibili altri filmati della durata di poco più di un minuto nei quali altri sinodali raccontano della loro provenienza, del loro impegno nella chiesa e del messaggio che intendono proporre avendo soprattutto in mente il Cinquecentenario della Riforma protestante che cade quest’anno.
È la visione e la speranza di un’Europa che sa rinnovare se stessa, quella che in poche battute dipinge Schedereit. In ruolo della CELI, come chiesa bilingue che affonda la sua identità sia in Germania che in Italia, non può che essere, spiega il presidente del Sinodo luterano, quello di “costruttrice di ponti tra il nord e il sud del continente, tra le chiese protestanti; costruire ponti con la chiesa cattolica e tra la cultura del nord e centro Europa, plasmata dal protestantesimo, con la cultura mediterranea”.
Oltre ai video, alcuni in lingua italiana altri in tedesco, la pagina dedicata al Sinodo 2017 propone i comunicati stampa ufficiali, brevi biografie dei sinodali, una photogallery con diversi momenti dell’Assemblea.
“Europa semper reformanda. Costruire ponti con la CELI” è anche il titolo che farà da guida al programma del pomeriggio di lunedì 24 aprile, una giornata interamente dedicata ai 500 anni della Riforma protestante, che si terrà presso la Chiesa luterana di Campo Santi Apostoli.