Gioiscano e si rallegrino in te quelli che ti cercano; quelli che amano la tua salvezza dicano sempre: «Il Signore è grande!»
Salmo 40, 16
Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: «Zaccheo, scendi, presto, perché oggi debbo fermarmi a casa tua». Egli si affrettò a scendere e lo accolse con gioia.
Luca 19, 5-6
Zaccheo il puro? È quel che significa il suo nome. Luca lo descrive come un debosciato «arcipubblicano», che ha tradito la causa nazionale? Per di più ricco, grazie alle estorsioni? Un po’ di disprezzo se lo merita; e poi, oltre ad essere corrotto e non a caso ricco, è anche piccolo di statura. Ecco che per vedere Gesù che sta per passare, azzarda un gesto poco dignitoso per la sua posizione e si mette a correre davanti alla gente, per arrampicarsi sul sicomoro. Arrivato sotto l’albero, Gesù alza gli occhi e gli dice di scendere: «Oggi devo mangiare da te».
Gesù, come l’amore, non lo guarda dall’alto ma dal basso. E Zaccheo scende e lo accoglie volentieri, con un largo sorriso. Che la folla borbotti è prevedibile: «Ma è andato ad alloggiare in casa di un peccatore!».
L’accoglienza dei peccatori è uno dei temi più importanti di Luca – e Zaccheo promette che restituirà la metà dei suoi beni ai poveri, e così via. Uno Zaccheo convertito? Ma questa non è l’unica interpretazione della nostra storia. I verbi sono al presente: piuttosto che di un peccatore che si ravvede, si tratterebbe di un santo che ci sorprende? Come il «buon» samaritano, anche il pubblicano agirebbe da sempre e inaspettatamente secondo giustizia: «Io do (sempre) la metà dei miei beni ai poveri e restituisco (sempre) il quadruplo quando scopro frode».
Se la folla demonizza Zaccheo, Gesù lo elogia: è un figlio di Abramo, che Dio può suscitare anche dalle pietre. Quindi, le apparenze ingannano. Spesso Gesù denuncia le persone per bene che sono in realtà cattive ed elogia gente discutibile che in realtà è buona. Gli eroi nel vangelo di Luca sono le persone meno probabili – il samaritano, l’amministratore infedele, il pubblicano.
E Zaccheo, che accoglie il Figlio dell’uomo in cammino verso Gerusalemme, è il primo salvato. Se il nome Zaccheo è abbreviazione di Zaccaria, significa «Dio ricorda»: la salvezza è giunta fino a lui, che gioisce e si rallegra in Dio. È un mondo capovolto dove pubblicani e prostitute ci precedono nel regno di Dio.