Volgete risolutamente il vostro cuore verso il Signore e servite lui solo
1 Samuele 7, 3
Paolo scrive: «Comportatevi in modo degno del vangelo di Cristo»
Filippesi 1, 27
Samuele, guida e profeta di Israele, parla al popolo sfiduciato e in preda alle vessazioni dei suoi nemici. Lo invita a rivolgere il proprio sguardo risolutamente verso il Signore d’Israele, cioè a servirlo, e ad abbandonare gli idoli che fanno parte del patrimonio religioso dei popoli circostanti. Succede che il popolo, in preda alle proprie frustrazioni, perde la bussola, il proprio orientamento, e brancola nel buio. Crede di avere trovato negli idoli i propri salvatori, facendo come fanno tutti gli altri, mentre continua a sprofondare sempre più in basso.
Soltanto la chiara visione di Samuele, la sua ferma fiducia nel Dio che ha liberato Israele dalla schiavitù, gli consente di invitare il popolo ad invertire la rotta, a convertirsi, a cercare nel Signore la propria salvezza. Di fronte a un popolo che crede di sapere come uscire dalla sua crisi, la parola del profeta appare però isolata, di minoranza, difficile da prendere in considerazione.
Spesso ci appare che la nostra predicazione, la nostra proposta di vita nuova, incontri orecchie sorde, cuori induriti e menti presuntuose. Spesso la nostra proposta si confonde con altre proposte ugualmente alternative, ugualmente gridate o ugualmente dette sommessamente. Che cosa, dunque, fa ai nostri occhi e alle orecchie di chi ci ascolta la nostra proposta veramente alternativa? È una domanda alla quale dovremmo cercare di dare risposte credibili. Ancora una volta non possiamo prescindere dalla centralità del Signore e dare ascolto alla parola di Samuele, cioè di scegliere risolutamente di servire il Signore.