Tra le molte iniziative legate al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il comune di Bologna propone un’esposizione di Andrea Benetti.
È una mostra nata per caso, dice lo stesso Benetti, conoscendo l’assessore alle pari opportunità del comune di Bologna che ha scelto una sua opera dal MamBo, in comodato d’uso, per arredare il proprio ufficio.
Già nel 2014 Andrea Benetti aveva promosso un’esposizione di giovani artiste, sempre nell’ambito del 25 novembre, così quest’anno l’invito è stato quello di esporre lui stesso.
Questo artista ha come medium principale quello della pittura e in alcuni casi della video arte, ma per un paio di anni ha frequentato anche la fotografia e ha pensato che questo fosse il mezzo ideale per proporre una riflessione su un tema così delicato come quello della violenza contro le donne.
Dice Benetti: «con la fotografia sono riuscito a dare più contenuti, soprattutto meno criptati di quelli che forse avrei dato attraverso la pittura. Quando si entra nel salone dell’esposizione ci si trova davanti a questi pannelli di 100x50 centimetri che ritraggono la fascia degli occhi delle donne ritratte; sono quindi ingranditi di oltre cinque volte la loro dimensione naturale, tutti aperti, posizionati in modo che quando si entra ci si senta addosso 18 sguardi di donna. Il messaggio è di incoraggiare a non chiudere gli occhi davanti a una violenza, che si subisca in prima persona o che si veda subire da un’altra. L’ingrandimento consente di percepire la scelta di voler ritrarre istanti diversi, con la luce casuale di diversi momenti del giorno. Non sono andato in studio, ma ho scelto la casualità per cogliere ogni sguardo, ognuno con il riflesso del luogo in cui è stato colto. Sono fotografie tutte diverse e senza ritocchi, per ritrovare in ogni ritratto la personalità di ogni donna».
Si tratta quindi di 36 occhi, 18 ritratti femminili dai 18 ai 75 anni, esposti presso la Manica Lunga di Palazzo d’Accursio, fino al 13 dicembre.