Avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona
Gioele 2, 28
Gesù, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite
Atti 2, 33
Lo Spirito Santo è una presenza costante nell’Antico come nel Nuovo Testamento: dall’inizio della creazione, quando si muoveva «sulla superfice delle acque» (Genesi 1, 2), all’ultimo capitolo dell’Apocalisse, dove insieme alla sposa (la chiesa), invoca il ritorno del Cristo (22, 17).
La sua presenza indica vita e potenza. Ricevere lo Spirito significa essere animati da una forza speciale che si traduce in parole che annunciano il nuovo di Dio e in azioni che ne testimoniano il suo realizzarsi.
Il profeta Gioele prevede un’epoca in cui lo Spirito sarà donato a tutti coloro che fanno parte del popolo di Dio, e Pietro, nella sua predicazione al giorno della Pentecoste riportata in Atti 2, cita integralmente il brano di Gioele applicandolo al nuovo popolo di Dio, la Chiesa.
Il dono dello Spirito ha due caratteristiche fondamentali. È per ogni persona, non è riservato a categorie privilegiate, non sceglie teologi, uomini di potere, sapienti, religiosi, ma si rivolge a tutti, anche alle donne, ai ragazzi e alle ragazze, alle persone anziane, a quelli che non contano: servi e serve. Lo Spirito stravolge le nostre aspettative e le nostre categorie di pensiero. Normalmente noi riteniamo che tocchi ai giovani sognare e ai vecchi avere visioni: anche questo è capovolto. Lo Spirito inoltre permette a tutti di avere un rapporto diretto con Dio: scompaiono sacerdoti, mediatori, «specialisti»: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato, dice ancora Gioele.
Questo dovrebbe liberarci dai tanti condizionamenti che ancora ci legano.
Molti collegano la presenza e l’azione dello Spirito ai pronunciamenti delle autorità religiose, altri la individuano in chi può esibire particolari manifestazioni marginali. Papi, vescovi e pastori d’ogni tipo, credenti che «parlano in lingue» non hanno niente di più di chiunque, ravveduto, battezzato nel nome di Gesù, perdonato dei suoi peccati, ha ricevuto il dono dello Spirito Santo secondo le parole di Pietro (Atti 2, 38).