Il Signore sarà re di tutta la terra; in quel giorno il Signore sarà l’unico e unico sarà il suo nome
Zaccaria 14, 9
Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra
Filippesi 2, 9-10
Mi ha sempre sorpreso questo testo di Filippesi con il potente annuncio della resurrezione di Gesù, umiliato e morto in croce. Ora Egli è il Signore! Tutta la creazione deve essere sottomessa a tale vittoriosa signoria.
Piegare le ginocchia è certamente simbolo di sottomissione del servo davanti al proprio padrone, ma anche del criminale portato davanti al giudice per invocare una condanna clemente. Un simbolo passivo per annullare ogni pretesa di libertà della persona umana. Non liberi cittadini, ma servi del padrone!
Quanta opera cristiana nel mondo è stata influenzata da questa interpretazione! Nelle contrade del nostro mezzogiorno era piantata la croce di Cristo per imporre l’autorità del signorotto sui contadini: tutti servi inginocchiati.
Vi è però un’altra lettura, più legata all’evangelo di Gesù Cristo. Chi si inginocchia rinuncia liberamente a tutto quanto è il proprio potere per innalzare solo l’autorità del Signore. Lutero ha recuperato questa immagine del cristiano che si pone davanti al proprio Signore senza pretese e senza imposizioni per attendere l’opera della libera grazia di Dio in Cristo. In tal modo la vita non è determinata o condizionata dalla mia volontà, ma solo dal potente amore di Dio in Cristo.
Egli è il Signore sulla creazione e il credente confida in Lui per attendere il dono della pace e della vera vita.