Sii per me una rocca in cui trovo scampo, una fortezza dove io possa sempre rifugiarmi!
Tu hai dato ordine di salvarmi
Salmo 71, 3
Paolo si pose in ginocchio e pregò con tutti loro. Tutti scoppiarono in un gran pianto; e si gettarono al collo di Paolo, e lo baciarono, dolenti soprattutto perché aveva detto loro che non avrebbero più rivisto la sua faccia; e l’accompagnarono alla nave
Atti degli apostoli 20, 36-38
Tu ci sei sempre Signore; anche quando scappo non sono da solo a correre, perché tu mi tieni per la mano e, quasi, mi trascini, per permettermi di correre più in fretta. Io scappo, sì, dai miei nemici, da tutto ciò che va contro di me, da tutto ciò che sento ostile; scappo da me stesso, dalla mia codardia, dal mio sentirmi forte contro i deboli e piccolo di fronte a te. Mi rifugio in te, perché tu sei la mia speranza, e il mio sostegno fin dal grembo materno (vv. 5-6). Mi rifugio e scappo, ma non posso e non voglio scappare da te, perché tu sei il mio rifugio, Signore, ed anche se di motivi ne avrei tanti per cercare di nascondermi da te, so bene che sei l’unico che possa custodirmi e prendersi cura di me anche se, poco prima, ti ho voltato le spalle. Con ciò non cerco il lasciapassare contro le mie malefatte; dico solo che, malgrado io non lo meriti, tu sei l’unico che possa offrirmi rifugio. E me lo offri!
Tu hai dato e darai ordine di salvarmi. È questo che ti rende Dio: il potere di accampare le schiere dei tuoi angeli anche attorno a chi ha fatto di tutto per allontanarsi da te. Nella buona e nella cattiva sorte tu non ti stanchi di ricolmarmi dei tuoi beni, non perdi occasione per mostrarmi il tuo amore, lotti a denti stretti per farmi sentire la tua presenza, perché tu sei la mia fortezza ed in te io trovo rifugio.