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In collaborazione con Nev – Notizie evangeliche e Csd -Diaconia valdese

Domani a Torino verrà inaugurato “Zenobia”, il primo ristorante gestito da una famiglia siriana accolta dalla Diaconia Valdese nell’ambito del progetto dei Corridoi Umanitari.

È da poco più di un anno che la famiglia Makawi - tra l’altro protagonista del film documentario “Portami via” di Marta Santamato Cosentino - ha iniziato il suo processo di inserimento e integrazione nel nostro paese e tante sono state le sfide che, assieme agli altri accolti, ha dovuto affrontare. Questa iniziativa appare dunque di grande valore anche simbolico: cucina, imprenditoria, collaborazione e voglia di mettersi in gioco sono infatti gli ingredienti che, assieme alle saporite spezie della cucina siro-libanese, arricchiranno i tanti piatti protagonisti del menù che siamo certi non deluderanno i futuri clienti

«Non è di certo l’unico progetto di inserimento lavorativo che vede i nostri accolti come protagonisti» ha dichiarato Elisabetta Libanore, responsabile dell’equipe di accoglienza di Torino dei Corridoi Umanitari, «ma è il primo di questo genere e per questo abbiamo deciso di sostenerlo come avremmo fatto per qualsiasi altro percorso individuale».

La famiglia di Jamal e Wejdan Makawi è arrivata in Italia con un regolare volo di linea l’anno scorso, grazie ai corridoi umanitari. Cinque figli, un nipotino, tanti sogni e tanti progetti, tanti ricordi, alcuni terribili da dimenticare, altri da tenere stretti e da tramandare.

La Diaconia valdese, braccio operativo dei corridoi umanitari dal momento dello sbarco in aeroporto e per un massimo di 30 mesi, si occupa di offrire vitto e alloggio, accompagnamento all’inserimento scolastico e universitario, servizi di orientamento lavorativo e consulenza con esperti di imprenditoria e micro-credito, benefit e tirocini in azienda. Jamal e Wejdan insieme sono una forza della natura. Dove indugia uno, sopperisce l’altra, dove esita lei, sogna e progetta lui. Jamal ha un sogno, fin da quando era bambino. Un’attività in proprio. In questo primo anno in Italia, sostenuto dalla sua famiglia, dalla Diaconia valdese e dalla sua forza di volontà, Jamal continua a sognare, affronta le difficoltà di ambientamento e quelle burocratiche, frequenta un corso intensivo sulla ristorazione Adecco a Roma, ottiene in gestione un ristorante e 3 tirocini in forma lavoro, concessi ad altrettanti componenti familiari, presso il loro locale.

«Abbiamo scelto il nome Zenobia in quanto rappresenta la nostra cultura siriana ricca di arte e storia. Le particolarità della nostra cucina saranno i piatti tipici siro-libanesi caratterizzati da un gusto mediterraneo». si legge nella pagina Facebook del ristorante. Ci lavoreranno Kaled, il figlio maggiore, mamma e papà in cucina, le sorelle come responsabili di sala. Tutti hanno dato una mano, le ragazze hanno fatto esperienza lavorando in altri ristoranti, hanno risparmiato, cercato le strade migliori per questo nuovo viaggio nel mondo dell’autoimprenditoria.

Il ristorante Zenobia aprirà i battenti domani, venerdì 7 luglio a Torino dalle ore 18.00 fino alle 20.00, buffet degustazione gratuito, poi alla carta, Corso Giulio Cesare, 20.

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