Più di 200 imam sono giunti da tutto il paese a Southwark, quartiere di Londra coinvolto nell’attacco terroristico avvenuto sabato scorso, per partecipare alla veglia interreligiosa organizzata ieri pomeriggio.
Leader musulmani si sono trovati fianco a fianco a rappresentanti dell’ebraismo e del cristianesimo, e a semplici cittadini, per esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime e per lanciare un messaggio forte e chiaro contro il terrorismo.
Tra le mani i musulmani stringevano una rosa rossa e dei manifesti riportanti frasi del tipo: «L’Isis perderà, l’amore vincerà», «L’Isis è il nemico dell’Islam».
Secondo quanto riportato da Christian Today, Qari Asim, imam della moschea di Makka a Leeds che ha partecipato all’organizzazione della veglia, ha dichiarato: «È davvero importante trovarsi insieme, questo è il terzo attacco avvenuto negli ultimi tre mesi. Ogni attacco è un attacco alla nostra casa, a tutti noi, questi terroristi stanno cercando di minare i nostri valori condivisi. Vogliamo dire chiaro e forte agli estremisti e ai terroristi che la Gran Bretagna è la nostra casa e non c’è distinzione tra essere musulmani e britannici. Siamo stanchi di sentire notizie sui nostri amici britannici feriti, siamo stanchi dei lutti che colpiscono i nostri vicini. Siamo qui per dire che questo è inaccettabile, è una completa distorsione della nostra fede. Se i simpatizzanti dell’ISIS hanno mai pensato che queste azioni garantiscono un accesso veloce al cielo, noi imam siamo molto chiari nel dire che questo non è il cammino verso il paradiso. I terroristi sono semplicemente criminali e che non sono rappresentativi dell’Islam».
Hanno preso la parola alla veglia anche Rabbi Laura Janner-Klausner, dell’ebraismo riformato, il vescovo anglicano di Southwark, Christopher Chessun, e il vescovo cattolico John Sherrington.
Chessun, rivolgendosi alla folla, ha affermato che la veglia non era «spontanea», ma «un preciso atto di testimonianza e solidarietà». «La nostra comune risposta come concittadini di diverse fedi è trovare modi per costruire amicizie e resilienza all’interno delle comunità in modo da contrastare le azioni malvagie dei terroristi».
Il vescovo Sherrington, definendo la veglia interreligiosa una coraggiosa dichiarazione contro l’estremismo e la violenza, ha dichiarato: «Noi ebrei, cristiani e musulmani insieme, come persone di fede, abbiamo le risorse per vincere».