I miei occhi sono sempre rivolti al Signore, perché sarà Lui a trarre i miei piedi dalla rete
Salmo 25, 15
Siate pazienti anche voi; fortificate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina
Giacomo 5, 8
Al ristorante: una famigliola, mamma papà e due figli, in attesa delle portate, anziché dialogare fra loro, sono immersi nei loro telefonini tra chat e videogiochi. Ognuno corre per sé disinteressandosi degli altri… chi di noi non ha assistito ad una scena del genere che ci offre un triste spaccato della società moderna.
Per assurdo che sembri, siamo diventati un mondo di indaffarati distratti che corrono spesso dietro ogni bandiera sventolata dalla moda, vivendo la nostra esistenza ipertecnologica rinchiusi in una artificiale sfera di cristallo in cui siamo stati costretti da chi ci considera semplicemente delle unità numeriche da sfruttare a fini commerciali.
Sotto l’aspetto spirituale, anche qui è in atto una grossa contaminazione. Può sembrare uno scherzo: provate a fare una semplice ricerca su internet e scoprirete l’esistenza di una ampia quantità di siti di preghiere online… e qui c’è davvero da farsi cadere le braccia.
Dai profumi alle preghiere, dai medicinali ai cuccioli, sulla rete web si può trovare di tutto con i vari rischi che comporta la rete stessa. In primis, in verità, non è difficile cadere in inganni, truffe, raggiri. Viene poi la realtà virtuale dei Social, piazze alternative per mascherarsi, smascherarsi, diluirsi, omologarsi, fare branco… E ci sarebbe tanto tanto da dire.
La Scrittura di oggi ci parla di un Dio pronto a trarre i nostri piedi dalla rete. Il gioco di parole è chiaro, perché certamente il salmista ai suoi tempi non utilizzava la banda larga.
Eppure il suo messaggio risuona potente ancora oggi: torniamo alla realtà, scendiamo dalle nuvole cibernetiche, torniamo ai contatti diretti tra uomini e Dio. Ridiamoci la possibilità di guardarci negli occhi, di guardarci dentro e guardare a Dio, quel Dio che non muta, che non conosce mode, ma che conosce per nome ciascuna e ciascuna di noi e che è lì pronto a sostenerci, ad aiutarci nel momento delle difficoltà. Mettiamo in moto una fede vera, non virtuale, perché il suo è Amore vero.