Una giornata davvero intensa, lunedì 24 aprile, per la parte «cittadina» del XXII Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia. Nella chiesa di campo Ss. Apostoli, dopo la conferenza storica del prof. Stephan Oswald, i membri del Sinodo si sono recati nel vicino hotel Ca’ Sagredo per la cerimonia di annullo postale: un francobollo basato su un dipinto di Lukas Cranach, la Crocifissione, ricco di simbologia, darà l’opportunità ai nostri concittadini e concittadine di venire a conoscenza dell’anniversario relativo al 1517. L’assessora Mari ha richiamato l’attenzione sul riconoscimento della città di Venezia come città europea della Riforma; il vescovo della Celi, pastore Bludau, ha sottolineato che la svolta di Lutero concorse anche a dare una nuova svolta laica a tutta l’Europa.
Il dirigente Giovanni Accusani ha spiegato il valore che hanno, per Poste italiane, queste occasioni, con l’intesa del ministero per lo Sviluppo Economico, autorità da cui è giunta la relativa autorizzazione. Accusani ha che a lungo quel Fondaco dei tedeschi, che fu la prima sede della comunità luterana all’epoca della Repubblica di Venezia, è poi stata a lungo sede del Palazzo delle Poste nel capoluogo. L’avv. Paola Nardini, console onorario della Rep. federale tedesca per il Veneto, ha ribadito la vocazione di Venezia a essere sempre un ponte tra Oriente e Occidente, tra Europa del Nord e Mediterraneo, tra civiltà e fedi religiose. Si è così proceduto all’annullo: il timbro con un ritratto di Lutero è stato apposto a margine del francobollo relativo al quadro.
Ancora alternando la discussione con i brani dal cd Lutero per flauto e chitarra (interpreti Angelo Ruggieri e Giuseppe Del Plato, della comunità luterana di Torre Annunziata), il Sinodo è poi potuto giungere all’appuntamento del pomeriggio con la scrittrice triestina Susanna Tamaro: duplice la sua origine (italiana e tedesca), duplice la sua attività (alle lettere affianca quella di apicultrice per passione), l’ospite ha condotto la propria riflessione sul valore perduto delle cose di un tempo. Un fenomeno che sta impoverendo un po’ tutti, in maniera particolarmente preoccupante le nuove generazioni. Si perdono le percezioni della vita materiale: gli odori, come quello del carbone delle stufe, ma anche la scansione temporale delle nostre giornate, ora ridotte a flussi ininterrotti. Manca quindi del tutto – ha messo in guardia Tamaro – una visione dell’eterno, che non è solo religiosa; manca il senso del mistero, in una temperie culturale che rende tutto sempre verificabile e quantificabile. Ma più di tutto, ha detto Christine Schenk della comunità di Verona nel successivo dibattito, so sta perdendo la consapevolezza delle nostre parole.
Questa idea si è trasferita nella fase successiva, quando il presidente del Sinodo Georg Schedereit (Merano) ha chiesto a una decina di sinodali quale fossero le parole chiave più importanti, quelle che ritengono costitutive della loro identità di protestanti luterani in Italia. Ne riportiamo alcune: il ringraziamento di poter essere minoranza, la libertà del pensiero, essere amato da Dio, coltivare la speranza – ma è stata anche richiamata l’idea del «morire con dignità»
La serata, infine, dopo che i membri del Sinodo avevano potuto interloquire con alcuni rappresentati della stampa, ha visto la proiezione, sulla facciata della chiesa luterana in campo Ss. Apostoli, delle videoinstallazioni di Philipp Geist, artista multimediale, che in un’atmosfera di gran suggestione ha proposto a quanti transitavano per la piazza (proiettando da un edificio di fronte) disegni geometrici ma anche parole evocative: Pace, Taufe (battesimo), Christus, Amen, in caratteri antichi, e ritratti di Lutero, coinvolgendo dunque anche i passanti meno al corrente.