Ricerca e consulta tutti gli articoli fino a luglio 2023

Questo archivio raccoglie articoli storici del nostro sito, conservando una preziosa testimonianza delle notizie e degli eventi passati.
Come utilizzare il modulo di ricerca
Il nostro modulo di ricerca è uno strumento potente che ti permette di esplorare l'archivio in modo facile e intuitivo. Puoi cercare gli articoli utilizzando diversi criteri:
  • Inserisci parole chiave o frasi specifiche per trovare articoli che trattano gli argomenti di tuo interesse.
  • Se stai cercando articoli scritti da un autore specifico, puoi inserire il suo nome per visualizzare tutte le sue pubblicazioni presenti nell'archivio.

Sabato 15 aprile alle ore 17 si terrà una celebrazione ecumenica di Pasqua in solidarietà con i Rom sgomberati dal campo di via Brecce a Gianturco (Napoli).

Cinque giorni fa alle prime luci del mattino i circa 1300 abitanti del campo, tra cui tantissimi bambini, sono stati sgomberati dalle forze dell’ordine: di questi soltanto 140 sono stati sistemati nel campo di via del Riposo, mentre gli altri sono in giro per la città.

In questo momento la maggiore preoccupazione è per i minori, molti dei quali erano ben inseriti nei percorsi di scolarizzazione, grazie all’impegno dell’associazione Dedalus, mentre gli adulti erano seguiti dal punto di vista sanitario da Emergency in collaborazione con l’ospedale evangelico di Ponticelli Villa Betania.

Rappresentanti di chiese evangeliche e cattoliche (tra cui padre Alex Zanotelli e padre Domenico Pizzuti) – che da tempo seguono la situazione del campo di via Gianturco, di cui si denunciano le condizioni di vita disumane – martedì 11 aprile si sono ritrovati davanti al Comune di Napoli per una conferenza stampa sulla situazione dei rom.

«Il campo di via del Riposo assomiglia più ad un lager – racconta al telefono Thesie Müller, pastora della chiesa metodista e valdese del Vomero –, si tratta di 4 file di 3 fabbricati che si trovano a solo 1 metro di distanza l’uno dall’altro. Inoltre, l’area è circondata da reti metalliche e l’ingresso è controllato dal personale di una ditta di sorveglianza privata, a quanto pare pagata dal Comune».

A conclusione del presidio fuori alla sede del Comune i rappresentanti delle chiese cristiane hanno deciso di organizzare sabato di Pasqua una celebrazione ecumenica in segno di vicinanza ai rom.

«Ci ritroveremo nella giornata che precede l’alba di resurrezione – prosegue la pastora Muller –. Pasqua è l’evento che dà speranza, che ci invita a non rassegnarci al male e la celebrazione che condivideremo insieme vuole essere l’occasione per annunciare la speranza ai minimi. Quando c’è stato lo sgombero, una donna ha gridato “Voi ci trattate da animali, ci emarginate, ci disprezzate… Noi non siamo animali!”. Ecco, noi cristiani vogliamo con la nostra presenza al campo di via del Riposo dire a questi uomini e donne che per noi sono fratelli e sorelle: la loro dignità va riconosciuta e i loro diritti difesi».

Nel corso della celebrazione ecumenica, si alterneranno letture bibliche, un breve messaggio a cura della pastora Muller, canti e preghiere.

Immagine: via Flickr

Interesse geografico: