Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia gran potenza e con il mio braccio steso; io do la terra a chi voglio
Geremia 27, 5
Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c’è variazione né ombra di mutamento
Giacomo 1, 17
Siamo circondati da incommensurabili grandezze cosmiche che rivelano sempre più la nostra umana fragilità. Ci sentiamo smarriti anche di fronte alla manifestazione di fenomeni naturali che si verificano nel nostro pianeta: terremoti, fenomeni vulcanici, cambiamenti climatici. Il nostro tempo è poco più di nulla di fronte all’universo. Da bambino mi divertivo a immaginare i miei eventuali avi nelle diverse epoche, andando indietro nel tempo. Certamente ero condizionato dal mio cognome. Adamo! Tuttavia, non riuscivo a viaggiare con la fantasia fino alla cacciata dall’Eden e nemmeno al tempo di Noè. Ricordo le notti stellate di agosto con la luna piena che mi ricordava il faccione un po’ accigliato del vinaio sotto casa. Il cielo blu e i suoi innumerevoli punti luminosi mi rassicuravano. La prima canzone di Natale che ho appreso a scuola era «Astro del ciel», la versione italiana di Stille Nacht. L’astro del cielo era Gesù bambino, ma anche la cometa; non mi inquietava quella volta luminosa. Avevo capito, inoltre, che il Padre nostro abitava fra quei punti luminosi e non poteva che venirne del bene. Talvolta mi chiedevo chi era il padre di Dio e se era vero che i terremoti erano causati dai diavoli che ballavano. Con il tempo ho imparato che quando ci sono i terremoti gli unici a ballare sono gli speculatori; ma il cielo stellato, così fermo e rassicurante, ancora oggi mi rassicura perché credo che ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento. Non è forse il Regno di Dio anche Regno dei Cieli?