È una grazia del Signore che non siamo stati completamente distrutti
Lamentazioni 3, 22
La grazia del Signore nostro è sovrabbondata con la fede e con l'amore che è in Cristo Gesù
I Timoteo 1, 14
Chissà quante volte sarà capitato ad ognuno di noi di sentirsi abbandonato da tutti, da parenti, amici, compagni di ventura, e persino da Dio. E chissà cosa mai sarà balenato in quei momenti nelle nostre menti, che tipo di sentimenti o addirittura di risentimenti si saranno formati in noi e soprattutto contro chi. Sì, perché il più delle volte la nostra natura umana ha bisogno, un bisogno spesso inutile, di ricercare un colpevole, un capro espiatorio su cui scaricare le colpe dell’accaduto. Certe volte guardiamo a Dio come a colui che si diverte a tirarci le frecce ed a farci bersaglio della sua ira, altre volte ci rivoltiamo contro noi stessi, autoproclamandoci fautori della nostra sventura. In un caso o nell’altro, finiamo per toccare il fondo prima di riuscire a rialzarci ed a guardare a noi stessi «così qual siamo» ed a Dio «come Egli è». Ed è allora che ci accorgiamo che il suo sguardo non si è mai staccato da noi e capiamo che, se la nostra precedente visione di Dio fosse stata corretta, ci saremmo dovuti aspettare una completa distruzione da parte sua, quale diretta conseguenza della sua coerente giustizia. Ed invece niente, non ci distrugge, non ci abbandona, non ci lascia andare. È allora che capiamo che quella grazia è stata sempre alla nostra portata, ma che avevamo bisogno di sperimentarne la necessarietà, prima di poterla apprezzare pienamente. Ed è sotto la croce, che riscopriamo il senso di quella morte assurda quanto necessaria, perché solo attraverso di essa si sarebbe potuta compiere la risurrezione, la novità, il rinnovamento di quella compassione che solo Dio poteva nutrire nei nostri riguardi. Ed allora taccio ed aspetto in silenzio la salvezza del Signore. Ed allora, arreso, contemplo la grazia del Signore che, come acqua, ha sconfitto la mia aridità. Ed allora zitto, in silenzio, riconosco che grazie a Lui non posso più cercare un colpevole, neanche in me stesso, perché tutte le colpe sono state caricate su Cristo che per amore, solo per amore, ha fatto sovrabbondare in me la sua grazia.