Ieri è stata inaugurata a Sesto Fiorentino una struttura abitativa per donne in difficoltà dalla Diaconia Valdese Fiorentina in collaborazione con la Società della salute del nord ovest fiorentino, e grazie a un contributo dell'Otto per mille Valdese. “Casa di donne” è un centro per l’autonomia e il reinserimento sociale di donne sole e madri con figli. La struttura, gestita dalla Diaconia, può accogliere 6 donne e fino a 12 persone nel caso siano accompagnate dai figli. Grazie a un gruppo di educatori la struttura aiuterà le donne in difficoltà con progetti individuali per un massimo di 12 mesi. «Questo progetto è nato in collaborazione dell'ente pubblico a Sesto Fiorentino per i bisogni che si sono riscontrati in quella zona – dice Alessandro Sansone, membro della Commissione Sinodale per la Diaconia e presidente della Dvf – un centro per donne sole in difficoltà, che devono lasciare la propria abitazione per vari problemi come la perdita di lavoro, sfratto, o per familiari e via dicendo».
Ha caratteristiche di centro antiviolenza?
«No, è un servizio a bassa soglia, per le donne che hanno delle difficoltà, economiche, sociali o relazionali. Non è un vero e proprio servizio antiviolenza o una pronta accoglienza per situazioni di gravità, dovrebbe avere delle caratteristiche diverse. I Servizi sociali con i quali collaboriamo strettamente ci segnalano persone che possono avere un alto grado di autonomia».
Come funziona l'accoglienza delle donne?
«Queste persone si rivolgono agli uffici territoriali del servizio sociale dei comuni della zona e le assistenti sociali segnalano ai nostri operatori chi deve usufruire del servizio. Questa tematica è particolarmente sentita in quel territorio ed è un lavoro che la Diaconia Valdese Fiorentina comincia ora. L'accoglienza di donne è un nuovo lavoro per noi, che riteniamo molto importante, nata con il confronto con i servizi sociali del territorio. Qui ci sono altri due centri simili, ma sono più lontani dall'area urbana».
Avete in mente altri progetti simili?
«Sì, molto probabilmente apriremo una struttura simile nel comune di Firenze, dove mancano strutture di questo tipo. La struttura di Sesto, inaugurata ieri, lospita già una donna e i suoi tre figli».