Alla chiesa valdese di Milano si apre la quarta stagione di «Talenti al tempio», una rassegna curata dall’associazione «Musica al tempio» che si contraddistingue per la promozione di giovani talenti musicali nei generi più diversi. Da Bach, inevitabile omaggio al Cinquecentenario della Riforma protestante, al jazz, al pop.
Il Comune ha dato anche quest’anno il suo patrocinio all’iniziativa, ribadendo (in occasione della conferenza stampa tenutasi il 6 ottobre alla libreria Claudiana), per voce dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, l’ammirazione per le novità della stagione ma soprattutto per il fatto di aprire le porte del tempio alla città.
La stagione si apre sabato 22 alle 20,30 con il prestigioso quartetto Noûs e le musiche di Shubert, Janàcek, Brahms: la tradizione suonata e illustrata da giovani musicisti di grande talento.
Tra le proposte più particolari, ci sarà una serata con 11 chitarre che eseguiranno le musiche spagnole di Granados, Bizet e Brouwer (21 gennaio alle 20,30) e un’altra con 12 fisarmoniche che arrivano dalle valli valdesi, Les Accordéons du Vilar (4 marzo alle 18,30).
Il già citato omaggio alla Riforma prevede tre serate in compagnia della musica di J. S. Bach: il 25 febbraio e l’8 aprile alle 20,30 con concerti per tastiera e orchestra d’archi, il 1° aprile con le Variazioni Goldberg.
La rassegna si concluderà il 10 giugno con un concerto per organo, che inaugurerà lo strumento restaurato della chiesa di Milano.
Mimma Guastoni, una delle organizzatrici, ne ha parlato ai microfoni di Radio Beckwith evangelica durante il programma Voce delle chiese, intervistata da Daniela Grill, spiegando in particolare l’impostazione della rassegna, che già dal titolo «Talenti al tempio» evidenzia l’intento di «dare spazio a chi non ce l’ha, nelle associazioni concertistiche tradizionali e men che meno nei teatri; i nuovi talenti trovano difficilmente delle possibilità di esporsi, che invece sono il momento cruciale di confronto tra la loro preparazione e la possibilità di lavorare in pubblico».
La caratteristica della rassegna, che vanta l’uso di un locale dall’ottima acustica (rilevata dagli stessi artisti), ha spiegato ancora Guastoni, è anche di offrire musica rara, poco eseguita in altri contesti, e approfondimenti conoscitivi sul repertorio tradizionale con personalità di spicco della scena musicale.
Tutti i dettagli del programma si possono trovare sul sito www.musicaaltempio.it