«Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina», postava lo scorso 17 settembre Massimo Bray su twitter, citando Agostino D’Ippona, e anticipando di fatto il nuovo viaggio del Salone Internazionale del libro di Torino.
«La conferma dell'altroieri e le date ufficiali della XXX edizione del Salone Internazionale del libro di Torino (che si terrà dal 18 al 22 maggio 2017) è molto importante – ha dichiarato a Riforma.it il direttore dell’editrice protestante Claudiana, Manuel Kromer –; una kermesse libraria alla quale la nostra casa editrice ha sempre partecipato con eventi di grande rilievo culturale e un proprio stand all’interno del Lingotto Fiere. La decisione presa dai grandi editori di voler spostare l’appuntamento nel comune di Milano – ha proseguito Kromer – aveva immediatamente mobilitato i piccoli e medi editori dando vita ad una Associazione di “Amici del salone” nata a sostegno della manifestazione torinese. Proprio oggi, tra l’altro, parteciperò ad un incontro a Bologna dei piccoli e medi editori dell’Aie e dove affronteremo molte questioni relative ai due “saloni del libro” di Milano e Torino. La Claudiana sarà presenti al Salone di Torino, come di consueto, ma riteniamo sia importante partecipare anche al Salone di Milano. Il fatto che ci siano due saloni, tuttavia, credo sia per l’editoria italiana la peggiore delle soluzioni. Vedo invece con ottimismo la decisione di Bray di accettare la presidenza della Fondazione: uno slancio positivo in avanti che rivela tutta la determinazione e l’impegno per far sì che il Salone di Torino possa continuare la propria tradizione e presenza in un territorio culturalmente florido e ricco di storia e di tradizioni editoriali».
Le date di maggio del prossimo Salone non sono una semplice conferma di quanto già annunciato a suo tempo, ha ricordato l'altroieri la sindaca di Torino Chiara Appendino: «sono il frutto di un’analisi condotta ex novo attraverso una consultazione fra i Soci fondatori e gli editori, a partire dagli 80 che hanno dato vita all’Associazione Amici del Salone di Torino e che le hanno valutate come le più idonee in relazione alle loro esigenze di programmazione», ha concluso la sindaca in occasione della riunione dell’Assemblea dei soci, della Fondazione per il libro riunitasi l'altroieri a Palazzo di Città e dove, Massimo Bray, (già ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo nel Governo Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014) ha sciolto ufficialmente le riserve accettando il ruolo di presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e deliberando il testo definitivo del nuovo Statuto che formalizza l’ingresso nella compagine societaria di Mibact, Miur e Intesa Sanpaolo accanto a Regione Piemonte, Città di Torino e Città Metropolitana di Torino.
Un Salone annunciato «competitivo e allettante», così i costi di plateatico per gli editori, a detta dei presenti: il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, le assessore della Regione Piemonte Antonella Parigi e Francesca Leon, il rappresentante di Intesa Sanpaolo Michele Coppola, Rossana Rummo per il Mibact e Arnaldo Colasanti per il Miur.
Sarà un Salone per aree tematiche a capo di ognuna delle quali ci sarà un responsabile culturale che vedrà anche il coinvolgimento diretto dei soci fondatori: «L'individuazione del soggetto che gestirà la parte commerciale del Salone 2017 – ha spiegato Antonella Parigi – scaturirà da una procedura di evidenza pubblica, un “dialogo competitivo” com’è definito dal nuovo Codice degli Appalti. La Fondazione per il Libro resta la titolare delle attività commerciali incassando direttamente gli introiti derivanti dall’affitto degli spazi espositivi e delle biglietterie».
Quello del 2017 sarà un Salone al chiuso e a cielo aperto: la sera chiuderà al Lingotto attorno alle 20 per trasferirsi nel centro di Torino con una ricca offerta di eventi nelle librerie, biblioteche, palazzi e altre sedi, in un palinsesto che vedrà il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti della filiera del libro e della cultura.