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Cristo Gesù ha dato se stesso per noi

Un giorno una parola – commento a Tito 2, 14

Ascolta la meditazione:


Ascolta "Un giorno una parola: 12 luglio" su Spreaker.


Risparmia, o Signore, il tuo popolo e non esporre la tua eredità all’infamia
Gioele 2, 17

Cristo Gesù ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone
Tito 2, 14


Questo versetto è veramente denso, racchiude proprio il nocciolo della nostra fede.
Cristo Gesù ha dato se stesso per noi: “per noi”, nel senso di “a favore nostro”, “al posto nostro”: per la nostra salvezza.
Perché da soli noi non possiamo salvarci; abbiamo ereditato da Adamo ed Eva quella tendenza a peccare, che essi avevano acquisito quando, avendo mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male, erano stati cacciati dal giardino dell’Eden e destinati alla fragilità e alla morte. Noi abbiamo ereditato questa tendenza a peccare. Uno solo poteva riscattarci: Dio stesso. Il quale è sceso sulla terra incarnandosi nel suo Figlio Gesù, il Cristo, in tutto simile a noi tranne che nel peccato. E attraverso la sua morte e risurrezione ci ha, appunto, riscattati, riscattate. Ha preso su di sé il nostro peccato riportandoci allo stato di innocenza di Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden; anche se questo si verificherà alla fine dei tempi, al ritorno di Cristo.
In questo modo, Gesù Cristo si è messo da parte un popolo che gli appartiene, un popolo purificato, privilegiato perché scelto da Lui, per sé.
Ma Cristo vuole che questo popolo sia zelante, ricco di opere buone. Buone nel senso di azioni nobili, virtuose.
Ma come? – qualcuno potrebbe commentare – Non abbiamo detto che non possiamo salvarci con le nostre azioni, per quanto buone siano, ma solo per fede? A prima vista sembra che quelle buone azioni che avevamo cacciato dalla porta rientrino dalla finestra.
Ma non si tratta di questo: noi siamo stati salvati “in speranza”. Dio si aspetta da noi che, attraverso una condotta buona, attraverso la generosità del nostro comportamento, dimostriamo a Lui la nostra gratitudine per averci salvati e salvate.
Ce lo ricorda l’apostolo Paolo, nella lettera agli Efesini; dopo aver ribadito che per grazia siamo stati salvati, egli afferma che siamo “creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha preparato in anticipo, perché in esse camminiamo” (Efesini 2, 10). Cioè: Dio ha un progetto per le nostre vite. Vuole lavorare per noi, in noi, e attraverso di noi, per la sua gloria. E vuole che noi lo serviamo fedelmente, in tutte le cose che Egli si aspetta che noi facciamo. Amen.

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