Dio è il signore delle nostre vite oggi e per l’eternità
20 aprile 2023
Un giorno una parola - commento a II Re 19, 34
Il Signore ha detto: «Io proteggerò questa città per salvarla, per amor di me stesso e per amor di Davide, mio servo»
II Re 19, 34
Non temere, piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno
Luca 12, 32
La situazione è tragica: gli Assiri con un grande esercito stanno assediando Gerusalemme. Non c’è forza, capacità o intelligenza umana che possa essere d’aiuto. Il re Ezechia rivolge al Signore un’accorata preghiera perché intervenga per salvare la città e il regno di Giuda. La risposta giunge immediata per bocca del profeta: condanna per il re assiro Sennacherib, che ha osato sfidare il Dio di Israele, rassicurazione per il re Ezechia: Io proteggerò questa città per salvarla. L’esercito assiro nella notte è annientato, lo stesso re è ucciso da due dei suoi figli; Gerusalemme e il regno di Giuda sono salvi. Dio è intervenuto per amore di se stesso, potremmo dire per difendere il proprio onore, e per l’antica promessa fatta a Davide della stabile permanenza del suo regno.
Un primo spunto di riflessione è certo evidente nella constatazione che Dio, intervenendo nella grande storia, quella dei popoli e delle nazioni, può rovesciare e abbattere anche chi si crede invincibile, intervenendo nelle nostre piccole storie, piccole, ma non senza importanza ai suoi occhi, può risolvere in modo sorprendente situazioni che parevano senza via di uscita. L’accostamento di versetti, che il lezionario Un giorno una parola ci propone tra Antico e Nuovo Testamento, ci invita a riconoscere in Cristo il valore eterno e l’efficacia di quell’antica promessa: il regno terreno e politico di Davide è ora il regno di Dio.
Il significato dell’espressione è ricchissimo e se da una parte indirizza il nostro sguardo al futuro, al regno di Dio come realtà compiuta e manifesta, dall’altra, nella dimensione della speranza e dell’impegno, esso è alla nostra portata già qui ed ora: è la nostra volontà che sia Dio a regnare sulle nostre vite, ad orientarle, a sostenerle, a dare loro il giusto senso, come significato e come direzione. Sia Dio, in Cristo e per lo Spirito Santo, il signore delle nostre vite già qui e per l’eternità.