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Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto?

Un messaggio del pastore Luca Anziani, presidente dell'Opera per le Chiese Evangeliche Metodiste in Italia, dopo l'ennesima tragedia nel Mediterraneo

Il pastore Luca Anziani, presidente dell'Opcemi, l'Opera per le Chiese Evangeliche Metodiste in Italia, ha rilasciato il seguente comunicato, a seguito dell'ennesimo drammatico naufragio in prossimità delle coste calabresi, il cui tragico bilancio di morte è ancora in fase di accertamento:

«Così i discepoli di Gesù rispondo alla parola del maestro che dichiara benedetti coloro che lo hanno accolto come straniero. La risposta di Gesù a questa domanda: quando mai… è una dichiarazione di appartenenza, Gesù appartiene allo straniero che cerca rifugio. Così se lo avete fatto a uno di loro, lo avete fatto a me.

Oggi siamo noi a porci la domanda: quando mai? La risposta di Gesù è: avete ragione, voi no, voi non lo avete fatto.

Il nostro mare torna ad essere un mare di morte e le nostre coste non sono terra di salvezza ma sabbia e roccia che ricevono corpi senza vita. L’Europa unita, edificata con la resistenza al nazismo e al fascismo, simboleggiata dal crollo dei cancelli di Auschwitz, oggi perde sempre più credibilità senza essere capace di salvare le vite. Ma le responsabilità sono chiare, non si tratta di un incidente o di una tragedia del caso, si tratta di responsabilità concrete: è stato deciso di non salvare! Ci si nasconde dietro i pronunciamenti di circostanza o dietro una politica estera miope che pensa di poter evitare le partenze della disperazione. In realtà è stata già messa in atto una chiara scelta politica di non salvezza.

Le chiese hanno una responsabilità. Possiamo continuare ad agire per il bene e la giustizia, possiamo continuare, e dobbiamo continuare, a salvare tramite la buona prassi dei corridoi umanitari, dobbiamo continuare a confidare in Dio ed oggi dobbiamo fare un passo in più, si tratta di unire tutti gli sforzi delle chiese europee per una precisa azione politica dentro i propri paesi e presso la Comunità Europea per garantire vie legali e sicure di accesso, sostegno alle ong che in mare salvano centinaia di persone, cooperazione tra i paesi del Mediterraneo con lo scopo non di bloccare le partenze o di fermare i migranti in veri e propri campi di detenzione, ma di garantire un sistema solidale di sviluppo, accoglienza e soccorso.

Le chiese metodiste in Europa e insieme ai fratelli e alle sorelle delle chiese della Fcei (Federazione delle chiese evangeliche in Italia) vogliono impegnarsi per questo scopo.
Tutti i credenti sono davanti alla Parola di Gesù che chiama all’imperativo dell’accoglienza dello straniero ed oggi questo imperativo è categorico: siamo responsabili del tempo nel quale il Signore ci chiama a vivere e a testimoniare. Un giorno verrà il momento del bilancio e non sarà possibile rispondere: quando mai?».

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