Conclusa l’Assise generale protestante: all’insegna di pace e diritti
03 novembre 2022
Si è conclusa la II Assise della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Approvato all’unanimità un messaggio finale che riafferma l’urgenza di lavorare per i diritti, per i principi democratici e umani, per l’accoglienza e la comunione, per la giustizia e la pace
Si è chiusa a Sassone (Roma) la II Assise della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
Intitolata “Sentinella, a che punto è la notte …?” (Isaia 21,11) Cosa vediamo, cosa dobbiamo dire? Libertà e democrazia; lavoro e ambiente; globalizzazione e pace”, l’Assise ha radunato oltre 100 delegate e delegati del protestantesimo in Italia.
L’Assise triennale rappresenta una novità nel percorso della FCEI. Istituita nell’Assemblea del 2015, si presenta come una sorta di “stati generali” del protestantesimo, con lo scopo di promuovere l’incontro e il dibattito, al fine di suggerire indirizzi e raccomandazioni all’Assemblea e al Consiglio della FCEI. Quest’ultimo avrà poi il mandato operativo di realizzare gli obiettivi e i progetti delineati democraticamente.
La II Assise ha approvato all’unanimità un messaggio finale che traccia le linee programmatiche e spirituali per il lavoro dei prossimi anni. Il documento, che si apre indicando i diversi motivi per cui “Camminiamo nella notte”, una notte per i diritti, per la fiducia, per i principi democratici e umani, dichiara poi l’urgenza di guardare in avanti. Indicando la strada nel “senso profondo della fede in Cristo che annunciamo: quando le tenebre sono più scure, immaginare la luce; dove regna lo sconforto, testimoniare la speranza; quando vincono la chiusura e gli egoismi, affermare l’accoglienza e la comunione; nel tempo dell’oppressione e della guerra, costruire la giustizia e la pace. ‘La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce’ (Romani 13,12)”.
Leggi il messaggio integrale: Assise FCEI 2022 messaggio conclusivo.
Approvate anche diverse mozioni, fra cui una di adesione alla manifestazione nazionale per la pace del 5 novembre. Adesione che si accompagna a una specificità dell’Assise, la quale ha dichiarato di non volersi posizionare in modo polarizzato rispetto al tema delicato e complesso delle guerre in corso. Approvate anche: una mozione su integrazione e migrazioni; una mozione su lavoratori e lavoratrici, che invita a continuare fra l’altro la riflessione teologica sul tema; una mozione su formazione ed educazione; la mozione che denuncia la persecuzione delle chiese e delle comunità di fede; una mozione che invita a riempire di contenuti il dialogo cristiano-islamico, attraverso iniziative di approfondimento in linea con lo spirito che portò 21 anni fa a inaugurare la Giornata del dialogo cristiano-islamico; una mozione sulla comunicazione. Infine, è stato approvato un atto che accoglie l’articolato documento dal titolo: “Di fronte a vecchie e nuove sfide. Gli evangelici nell’Italia di oggi”, predisposto dalla Commissione studi dialogo integrazione (COSDI) e rielaborato successivamente da uno specifico gruppo di lavoro. Il documento sarà portato alle chiese per approfondire la riflessione e il dibattito intorno ai grandi temi epocali che riguardano il presente della società e della politica, non solo nazionale. Il documento parla di impegno ecumenico, di pluralismo religioso e laicità, ma anche di educazione contro gli atteggiamenti e le propagande xenofobe e razziste, anche alla luce della persistenza di pregiudizi antisemiti e islamofobici. Mette inoltre le mani avanti di fronte ai paventati “blocchi navali” invitando, invece, ad aprire la porta a chi bussa, come insegna Cristo. E di soccorrere lo straniero, chiunque sia, come fece il Samaritano.
L’Assise si è caratterizzata come un grande laboratorio di idee e di pratiche per un futuro sostenibile, basato su solidarietà, giustizia, cooperazione, libertà. Con uno sguardo fisso al valore della Costituzione, alla dignità del lavoro, insieme alle nuove generazioni, alle donne, a tutte le persone.
Fra le proposte emerse, a cui la prossima Assemblea FCEI è chiamata a lavorare concretamente, anche il Forum della comunicazione protestante, progetto di cui si parla da tempo anche in altre sedi deliberative, quali il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Poi, una Carta deontologica per un corretto uso della terminologia religiosa nei media.
L’Assise, cha ha lavorato sia per gruppi tematici sia in sessioni plenarie, ha approfondito moltissimi argomenti, in linea con i binomi espressi nello stesso titolo. Ha, inoltre, ripercorso le attività e i progetti della Federazione, esprimendo loro il sostegno e l’apprezzamento, in continuità con quanto svolto finora. Fra questi, il programma rifugiati e migranti della FCEI Mediterranean Hope (MH). I servizi e le commissioni FCEI, come la Commissione studi dialogo integrazione (COSDI), Essere chiesa insieme (ECI), Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM), Servizio istruzione ed educazione (SIE), il recente Sportello Scuola Laicità Pluralismo.