Il dono della vera vita
19 aprile 2022
Un giorno una parola – commento a Apocalisse 22, 17
Tendo le mani verso di te; l’anima mia, come arida terra, è assetata di te
Salmo 143, 6
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita
Apocalisse 22, 17
Quante volte, confrontandoci con gli imbonitori televisivi che offrono a titolo gratuito mari e monti ci siamo domandati, a buona ragione: «Cosa c’è dietro l’angolo?!». Certamente qualcosa che nel prezzo d’acquisto comprenda anche quelle presunte gratuità dichiarate dal venditore di turno.
Questo vale per le logiche umane; ma, nella logica del capovolgimento che caratterizza il Regno di Dio, effettivamente c’è tanto spazio per la gratuità, una gratuità dovuta solo ed esclusivamente all’amore di Dio per noi: “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio” (Efesini 2, 8). Dunque, accostiamoci al trono della grazia di Dio con riconoscenza, rispondendo al dono di Dio col dono della nostra vita.
Ciò può avvenire se sperimenteremo quella necessità di una nuova nascita di cui Gesù parla a Nicodemo (Cfr. Giovanni 3, 3.7).
Nella nascita fisica, la vita inizia quando il bambino viene staccato dalla madre con il taglio del cordone ombelicale.
Nel Regno di Dio, avviene giusto il contrario: solo se restiamo uniti a Cristo potremo discernere il dono della vera vita, dell’acqua della vita.
Potremo donarci a Dio e agli uomini come Lui ha fatto in Cristo: siamo “giustificati gratuitamente per la grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù” (Romani 3, 24).
Sia dunque la nostra una vita di condivisione dei beni materiali e spirituali con tutti e tutte: «Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Matteo 10, 8).
Questa vita in offerta speciale ci giunge dall’offerta speciale della vita di Cristo Signore.