Il perdono di Dio
10 dicembre 2021
Un giorno una parola – commento a Colossesi 2, 14
Io ti ho colpita nel mio sdegno, ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te
Isaia 60, 10
Egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce
Colossesi 2, 14
Come perdona Dio? Ci sono molte spiegazioni nella Bibbia e quella del versetto di oggi è certamente originale perché utilizza la metafora di un’obbligazione giuridica (cheirografon) che consisteva in una dichiarazione scritta di debito che doveva essere firmata dal debitore quale riconoscimento di quanto doveva al creditore. Ma ci sono debiti che sono impossibili da pagare, come quello di potersi salvare da soli, con l’osservanza della legge e senza la misericordia di Dio: impossibile!
Tutta la Bibbia, nell’Antico e nel Nuovo Testamento è percorso da questa certezza: senza la misericordia, senza il perdono, senza l’accoglienza reciproca non c’è salvezza, né nella società degli esseri umani né nella società di Dio, perciò Gesù insegna a pregare “rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Matteo 6, 12 secondo la nuova traduzione BIR della Società Biblica in Italia).
Ma, appunto, come si cancella il debito verso Dio, come perdona Dio? La lettera ai Colossesi immagina che Dio prenda la dichiarazione del debito e la inchiodi alla croce di Cristo, un modo molto intenso per dire che la morte di Cristo è il fondamento del perdono del peccato dell’essere umano da parte di Dio.
Attenzione però, è il debito (il peccato) che è inchiodato alla croce – quindi perdonato, annullato – non la legge, o almeno, non la legge rettamente intesa, quella che è guida, patto condiviso della relazione tra esseri umani e con Dio. La legge dunque resta, i credenti non sono senza legge ma sanno che la legge può essere superata dall’amore, perché l’amore è sempre più esigente e più grande di qualunque legge. La salvezza non è una questione di osservanza ma di relazione, chi salva non è la legge ma il suo autore, Dio.