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Ritrovare la nostra identità nella sequela di Gesù

Un giorno una parola – commento a Genesi 1, 27

Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina
Genesi 1, 27

Nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna. Infatti, come la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio
I Corinzi 11, 11-12

Il versetto di Genesi proposto dal lezionario “Un giorno una parola” è tratto da una delle due versioni del racconto della creazione presenti nella Bibbia: in questo testo, l’umanità è stata creata a immagine di Dio, ed è stata creata maschio e femmina. Maschio e femmina. Gli uni e le altre sono dunque atti ad essere visti come immagine di Dio. E come tali devono essere amati e rispettati.

E se Dio ha agito così, questo significa che siamo stati creati come esseri relazionali, che non vivono da soli: i nostri “io” presuppongono un “tu” senza il quale non esisteremmo. Uomini e donne in relazione a Colui di cui siamo immagine e in relazione tra loro.

Che visione ricca, armoniosa, bellissima da vivere e da pensare!

Come abbiamo potuto allontanarci così tanto dall’idea che Dio aveva di noi? Là dove il Signore aveva creato pace, armonia, relazione, completezza, noi abbiamo invece prodotto ostilità, arroganza, violenta sottomissione. Sopraffazione del maschio sulla femmina, ma anche dell’uomo o della donna sull’altro uomo o donna. Là dove doveva esserci relazione ed amore, abbiamo seminato e coltivato odio e dominio.

Dobbiamo ammettere che l’immagine di un mondo fatto di armonia e relazione tra noi e con il nostro Signore e Creatore è abbastanza lontana dalla nostra realtà quotidiana, fatta di dolore, violenza, abuso, sopraffazione.

Non siamo riusciti a incarnare la realtà che il Signore aveva sognato per noi: chiusi nel nostro quieto vivere, nella nostra fatica quotidiana, abbiamo completamente perso di vista l’idea che è Gesù l’incarnazione dell’umanità e dunque che solo nella sua sequela possiamo ritrovare la nostra più vera e profonda identità. Gesù è l’umanità che il Padre aveva pensato, Gesù è il modello da amare e da seguire per vivere nei nostri corpi e gli uni con gli altri la creazione che Dio ha pensato e ha creato per ciascuno e ciascuna di noi.

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