Ricerca e consulta tutti gli articoli fino a luglio 2023

Questo archivio raccoglie articoli storici del nostro sito, conservando una preziosa testimonianza delle notizie e degli eventi passati.
Come utilizzare il modulo di ricerca
Il nostro modulo di ricerca è uno strumento potente che ti permette di esplorare l'archivio in modo facile e intuitivo. Puoi cercare gli articoli utilizzando diversi criteri:
  • Inserisci parole chiave o frasi specifiche per trovare articoli che trattano gli argomenti di tuo interesse.
  • Se stai cercando articoli scritti da un autore specifico, puoi inserire il suo nome per visualizzare tutte le sue pubblicazioni presenti nell'archivio.

La nave ResQ salva 166 vite nella sua prima missione

10 giorni in mare per la nave della Ong italiana: soccorsi molti minori e molte donne

Il 7 agosto la partenza dal porto spagnolo di Burriana per la nave ResQ, con 20 componenti di equipaggio provenienti da sei differenti Paesi; il 13 agosto, in concomitanza con la morte di Gino Strada, il fondatore di Emrgency, è giunto il primo salvataggio di 84 persone, ed assume un carattere simbolico di continuità la presenza a bordo della figlia di Gino, Cecilia.

Il giorno di Ferragosto la nave creata e sostenuta dalla società civile grazie alle donazioni di migliaia di persone e organizzazioni (ricordiamo i centomila euro donati dall’Unione buddista italiana) ha effettuato ben tre distinti interventi, portando a bordo altre 82 persone, con molte donne e bambini. In contemporanea è stata fatta richiesta alle autorità italiane di un posto di approdo sicuro e si è alzato forte l’appello dell’ex magistrato Gherardo Colombo e del giornalista Luciano Scalettari, rispettivamente presidente onorario e presidente di ResQ, affinché venisse indicato subito un porto sicuro per la nave, senza indugi e senza ritardi. Infine, dopo oltre due giorni di attesa è giunta l’autorizzazione allo sbarco al porto siciliano di Augusta, dove la ResQ è giunta ieri mattina 18 agosto con il suo carico umano di 166 vite salvate, moltissimi minori non accompagnati, un neonato di pochi mesi, e tante, troppe, storie di drammi e torture.

Nei primi 10 giorni in mare molti sono stati anche gli avvistamenti di barche vuote alla deriva, e numerosi le operazioni poco chiare compiute dalla Guardia costiera libica e segnalate alle autorità competenti da parte dell’equipaggio.

Troppo poche rimangono le navi di soccorso nel Mediterraneo.

«Gino è stato una grande figura nell’ambito dell’aiuto umanitario e ha fatto cambiare molte cose grazie ad Emergency e tutto quello che ha fatto – ha commentato Luciano Scalettari in una nota-  Ha sempre sostenuto concretamente che non c’è essere umano preferito ad un altro, e l’ha dimostrato con i fatti. È stato un grande pacifista, ha sempre curato i feriti e condannato le guerre.

Noi di ResQ abbiamo l’onore di avere tra di noi la figlia Cecilia Strada, che in questo momento non può essere lì affianco a lui perché si trova in mezzo al mare a salvare le persone come suo padre e sua madre hanno sempre fatto.

La scomparsa di Gino Strada coincide con il primo salvataggio di 85 persone. Come ResQ dedichiamo a lui queste 85 vite umane, che porteremo in un luogo sicuro».

 

Foto da pagina Facebook di resQ

Tags:

Interesse geografico: