3 giugno. “Rovesciare il mondo. I movimenti delle donne e la politica”
01 giugno 2021
Appuntamento alle 18 per la presentazione del libro di Federica Tourn dedicato ai movimenti femminili che cambiano il mondo. Organizzano: la Federazione delle donne evangeliche in Italia e Riforma-Eco delle valli valdesi
Appuntamento giovedì 3 giugno alle ore 18 per la presentazione del libro della giornalista Federica Tourn “Rovesciare il mondo. I movimenti delle donne e la politica“, con la presenza dell’autrice.
Intervengono il pastore battista Gabriele Arosio, la presidente della Federazione femminile evangelica valdese e metodista (FFEVM) Gabriella Rustici e la pastora valdese Letizia Tomassone. Coordina la giornalista dell’agenzia stampa NEV, Elena Ribet.
Uno dei fili rossi del libro è rappresentato dalle minacce alle libertà delle donne, in tutto il mondo. In questi “nuovi” Anni Venti lo scenario è cupo, scrive nella prefazione al libro la filosofa Giorgia Serughetti. «Il contrattacco ha molte facce. La più visibile è quella delle nuove destre politiche e religiose, intente a propugnare il ritorno a un ‘ordine naturale’ in cui siano cancellati i diritti sessuali e riproduttivi delle donne e dei soggetti non conformi alla norma eterosessuale».
I movimenti delle donne degli ultimi dieci anni, pur nelle loro eterogeneità, frammentazioni e contraddizioni, hanno alcuni tratti in comune. Fra questi, la lotta contro la violenza di genere e contro lo sfruttamento in tutte le sue forme: economiche, politiche, sessuali. Il denominatore comune è quello di una giustizia per tutti e tutte, giustizia ancora molto lontana persino in contesti democratici moderni.
Federica Tourn fa una ricognizione in 12 sezioni, dalle Femen, “Moschettiere all’attacco di ogni integralismo”, alla “valanga inarrestabile del #MeToo”. E poi ancora: il movimento di donne cattoliche tedesche “Maria 2.0”, che denuncia il sessismo e gli abusi nella chiesa cattolica romana. Non Una di Meno. La resistenza delle donne in Polonia. Il caso della Tunisia. Le donne di Sarajevo. Il “femminismo di Stato” in Svezia. Il “disagio politico” italiano. La rivoluzione delle donne in Rojava. E infine una conversazione con Francesca Koch e Marina Del Vecchio e l’intervista ad Amara Dorşîn del Comitato Jineoloji, la “terza via dell’uguaglianza democratica, ecologica e di genere che ci condurrà alla libertà”. In conclusione, un capitolo dedicato all’aborto.
Il diritto all’aborto rappresenta un nodo cruciale che attraversa in un certo senso tutti i diritti, anche in chiave simbolica. Parliamo dell’appropriazione del corpo delle donne. Delle sue funzioni. Della sua soggettività e integrità. Il diritto alla scelta sul proprio corpo è la cartina tornasole di come la giustizia è intesa e protetta nei contesti civili, sociali, politici, normativi e culturali di un paese. L’avanzare dei fondamentalismi nel mondo sta minacciando i diritti umani a 360°. E i primi diritti a essere colpiti, guarda caso, sono proprio quelli delle donne.
La presentazione è organizzata dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) in collaborazione con Riforma-Eco delle valli valdesi. Per partecipare, prenotarsi cliccando qui: https://bit.ly/3uLulWn