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Il premio della gioia in mezzo a insulti e ingiustizie

Un giorno una parola – commento a Luca 6, 22-23

Ecco, io ti ho provato nel crogiuolo dell’afflizione
Isaia 48, 10

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli 
Luca 6, 22-23

Più che uno o due versetti è la trama di una storia. Uno scrittore ne farebbe un romanzo. Un regista un film. Certo, non una fiction. Sono storie vere di persecuzione che si ritrovano in queste parole. Non solo quelle contro i cristiani a partire dal primo secolo, ma anche quelle del popolo ebraico dei prossimi due millenni (a motivo del Figlio dell’uomo!), quelle razziste e della schiavitù, quelle politiche, religiose, culturali, sociali e di genere; e sono più storie, e più feroci, oggi che allora, comprese quelle contro cristiani. Molte di queste storie non sono mai state raccontate. Qui trovano una trama, una forma, una parola che permette di verbalizzare i traumi, e la forza caotica e distruttiva dei contenuti sofferti di queste storie.

Questi due versetti sono la trama di una vita intera, che inizia con la chiamata beati voi e finisce con il vostro premio è grande nei cieli. Una vita che parte dalla sua sorgente, dall’incondizionato caloroso Sì di Dio: beati, sempre difficile da accettare per il nostro orgoglio che fa tutto dipendere da noi e dai nostri presunti meriti. A questa sorgente dobbiamo sempre ritornare, sentire la fiducia che il Cristo mette in coloro che ascoltano questa parola. E questa vita termina con il premio che non dobbiamo mai perdere di vista per non sbandare, l’incontro con il Padre, con la pienezza della vita.

E in mezzo? In mezzo sì, ci sono odio, violenza, insulti e ingiustizie. Ma anche la gioia, qualche salto di gioia che viene dal limpido comando: Rallegratevi. L’odio, violenza, insulti e ingiustizie non comandano. La parola che comanda la nostra vita tra beati e il premio celeste è questa: Rallegratevi. E la forza per farlo ci viene da colui che la dice a noi.

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