Dio continua ad amarci, nonostante la nostra inadeguatezza
09 aprile 2021
Un giorno una parola – commento a Isaia 43, 1
Ma ora così parla il SIGNORE, il tuo Creatore, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele! Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio!
Isaia 43, 1
Che diremo dunque riguardo a queste cose? Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?
Romani 8, 31
Questa parte del capitolo 43 di Isaia è chiaramente connessa alla parte conclusiva del capitolo precedente, eppure essa presenta parole inaspettate, in un certo senso anche sorprendenti. Nel capitolo precedente, infatti, si racconta di come Israele non era stato in grado di camminare secondo le vie del Signore, si annuncia che Dio corresse la loro disobbedienza ma che essi, a causa della loro ostinazione, non lo ascoltarono. La conseguenza inevitabile di tutto questo è che Dio li avrebbe abbandonati e che quindi sarebbero andati incontro alla distruzione.
Per il popolo di Dio mostratosi infedele non sembra esserci alcuna possibilità che un tragico epilogo, e invece, sorprendentemente, le parole che incontriamo nella pagina successiva sono parole di grazia e di misericordia. Non temere, Israele. Sì, proprio tu, popolo infedele e incapace di fare la mia volontà, non temere. Sono io, il tuo creatore, sono colui che ti ha fatto e tu non devi temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio!
Anche se il popolo di Dio è incapace e incorreggibile, Dio continua ad amarlo e a prendersi cura di lui, perché l’azione di Dio non dipende dai meriti o dalle qualità di Israele, ma dalla Sua grazia, dal Suo amore, dalla compassione eterna che Egli prova per il suo popolo.
Popolo nel quale noi siamo innestati per mezzo della fede in Gesù. In Gesù diventiamo parte del suo popolo. Siamo il popolo di Dio e con Israele condividiamo la nostra totale incapacità, il non essere all’altezza di chi ci ha formati, ma condividiamo anche la Sua infinita misericordia per noi. Sperimentiamo anche noi il cuore del creatore traboccante di amore e compassione per la sua creatura, fragile, inadeguata, eppure sua.
Il favore e la buona volontà di Dio verso il suo popolo danno un grande incoraggiamento a tutti i credenti. Tutti quelli che sono riscattati hanno Dio dalla loro parte e non devono temere niente e nessuno. Cosa sono, infatti, le potenze del mondo, di qualunque natura esse siano, a confronto del creatore e della sua compassione? Niente! Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? Nessuno!
Egli ci ha chiamato per nome, siamo suoi, nessuna forza ci strapperà via da Lui.