Dio mantiene le antiche promesse
15 dicembre 2020
Un giorno una parola – commento a Luca 1, 68-69
Salomone pregava Dio dicendo: «Tu hai mantenuto la promessa che facesti al tuo servo Davide, mio padre; e ciò che dichiarasti con la tua bocca, la tua mano oggi adempie»
I Re 8, 24
Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha suscitato un potente Salvatore nella casa di Davide suo servo
Luca 1, 68-69
Zaccaria ed Elisabetta rappresentano due splendide figure che l’evangelista Luca ci offre. Due israeliti per come Dio vorrebbe che Israele fosse. Un uomo ed una donna: rappresentano la pienezza di Israele, riassumono qui l’intero popolo che Dio si è creato per comprendere, attendere, vedere e testimoniare della Sua opera. Zaccaria ed Elisabetta raffigurano un vero e proprio Israele in miniatura e Luca ci rivela come dovrebbe essere il popolo di Dio, ce lo mostra nella sua luce migliore, come lo ha immaginato e come lo desidererebbe il suo Signore: santo, devoto, chiamato, obbediente, costantemente in preghiera, dentro e fuori dal tempio, a casa sua proprio nel tempio, guidato dallo Spirito Santo, in attesa con timore e tremore che si compiano le promesse ed i disegni di Dio. Figure anche commoventi nella loro precarietà umana: vecchi, sterili e ammutoliti a causa della pochezza della propria fede. Dio sta facendo qualcosa di nuovo ma è nuovo proprio perché esiste il vecchio e la novità consiste nel fatto che Iddio mantiene una promessa antica. Ulteriore scena piena di pathos e di commozione nello Spirito: provate ad immaginare un vecchio, molto avanti negli anni, che solleva un infante e lo riconosce come profeta dell’Altissimo per preparare le vie al Potente Salvatore, consolazione di Israele e luce delle genti; le generazioni che si susseguono nella fedeltà di Dio, l’attesa di una vita che trova compimento in prossimità della morte, uomini e donne devote e disponibili all’attesa, attesa che porta alla pazienza e alla prontezza, prontezza che porta al riconoscimento dell’intervento di Dio, nei tempi e nei modi che il Signore ha riservato alla propria libera e sovrana volontà.
Iddio, il Fedele, ci riempia di quello stesso Spirito dato a Zaccaria per poterlo servire senza paura, in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita.
Immagine: Michelangelo, Il profeta Zaccaria, Cappella Sistina, Città del Vaticano