Le promesse del Signore non deludono
13 novembre 2020
Un giorno una parola – commento a Atti degli apostoli 2, 39
Io spanderò le acque sul suolo assetatoe i ruscelli sull’arida terra;spanderò il mio Spirito sulla tua discendenzae la mia benedizione sui tuoi rampolli
Isaia 44, 3
Pietro disse: «Per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà»
Atti degli apostoli 2, 39
Le promesse del Signore non deludono. Proprio nei momenti più bui e tristi della nostra esistenza la Parola ritorna a noi per darci forza.
Il discorso pentecostale di Pietro è il racconto di un’esperienza: discepoli e discepole raccolti in preghiera nell’alto solaio raggiunti all’improvviso dalla potenza dello Spirito santo che cambia la loro paura e tristezza in coraggio e gioia esuberante.
Essi non rimasero chiusi in quella stanza di Gerusalemme per essere consolati, ma scesero in piazza per annunciare a tutti le cose grandi di Dio.
Tutti quelli che li ascoltavano, uomini e donne di etnie e lingue diverse, li capivano nel loro natio linguaggio.
Pietro per primo rese la sua testimonianza con un vibrante discorso: «Questo Gesù che voi inchiodaste sulla croce, Dio lo ha risuscitato». Molti nell’udire queste parole furono colpiti nel cuore e posero a Pietro la domanda: “Che dobbiamo fare?”. E Pietro rispose: “Ravvedetevi e riceverete il dono dello Spirito Santo”».
Finalmente la promessa di Isaia diventava realtà e la benedizione di Dio scende sui rampolli d’Israele.
Rinnovati e trasformati dalla potenza dello Spirito Santo cominciarono anch’essi ad annunciare con franchezza, coraggio e perseveranza l’Evangelo, la bella notizia del Regno di Dio: il Messia, è finalmente arrivato in mezzo a loro e nei loro cuori.
Come quei discepoli e quelle discepole anche noi, oggi, abbiamo bisogno di essere continuamente riempiti dello Spirito della vita non solo per vincere le nostre paure, ma soprattutto per ricevere quella forza per condividere questo messaggio di speranza in questo mondo lacerato e a pezzi, dove i più deboli e scartati pagano il prezzo più alto.