Otto per mille valdese: nuovi progetti oltre l’emergenza
15 settembre 2020
Tra gli impegni maggiori, l’aiuto alle diverse forme di disabilità, e cresce l’attenzione per l’ambiente, nell’idea di costruire un futuro. Intervista a Manuela Vinay
Ai primi di settembre è stato pubblicato l’elenco dei progetti Otto per mille finanziati per il 2020 dalla Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi: 1243, per una somma di circa 42,8 milioni di euro.
A fronte di un importo stanziato paragonabile allo scorso anno, il numero di progetti è più basso, in un’ottica di ottimizzazione e volontà di garantire maggiore partecipazione (negli ultimi due anni c’è stata una crescita di circa 500 progetti ogni anno): per questo, spiega Manuela Vinay, responsabile dell’ufficio Otto per mille della Tavola valdese, è stato posto agli enti esterni il limite di due richieste, e la commissione Otto per mille ha ricalibrato i criteri di selezione.
Per il resto, «l’idea dell’ufficio e della commissione è continuare a sostenere il terzo settore nella sua attività ordinaria, fondamentale, nonostante la situazione del Paese sia di emergenza». Indubbiamente, l’Otto per mille valdese si riconferma infatti come punto di riferimento per il terzo settore, non soltanto dal punto di vista economico: «L’immagine che il mondo del terzo settore (e in generale chi firma per la Chiesa valdese) ha di noi richiama rigore, trasparenza, affidabilità, presenza e presa di posizione sui temi su cui il dibattito pubblico è aperto. La pubblicazione di progetti e resoconti annuali è fondamentale, molti cattolici mi hanno detto di dare l’Otto per mille alla Chiesa valdese proprio per la trasparenza, una scelta che si comprende anche pensando al comune sentimento di fede cristiano che ci muove».
Un altro aspetto, che rende l’Otto per mille “valdese” una possibilità di finanziamento ad ampio spettro, è il fatto che «il nostro bando, per ora, è unico e generalista, non poniamo limite tematico alle idee progettuali ma le valutiamo per i contenuti e la validità, per quello che pensiamo possano ottenere in termini di efficacia e impatto sui beneficiari».
Grazie a questo aspetto generalista l’Otto per mille valdese copre molti ambiti, anche se spesso lo si associa soprattutto al “settore migranti”. In realtà, guardando all’Italia, il maggior numero di progetti rientra nella categoria “Miglioramento delle condizioni di vita di soggetti affetti da disabilità fisica e mentale” (23,2%): «L’associazione tra Otto per mille e accoglienza migranti è naturale, perché il progetto dei Corridoi Umanitari ha una risonanza mediatica importante e ha dimostrato ai governi dei diversi Paesi europei che un altro modello è possibile. In realtà la categoria dove investiamo più risorse è quella per rendere indipendenti le persone affette da disabilità (in senso molto ampio), più spesso mentale, che fisica. Riceviamo molte richieste di progetti assai validi, anche perché purtroppo c’è ancora molta carenza nelle istituzioni in termini di aiuti, soprattutto sul tema del “dopo di noi”».
Per quanto riguarda gli altri settori, «investiamo nella crescita e benessere di bambini e ragazzi, soprattutto quelli meno fortunati e con meno possibilità di affrancarsi, e il terzo è la cultura, perché crediamo negli effetti benefici a tutti i livelli che essa offre alla mente e alle relazioni umane. All’estero le tre aree maggiormente finanziate sono: interventi sanitari e di tutela alla salute 24,6%; educazione/formazione 17,5%; Governance e diritti umani 11,7%: questo significa che siamo presenti nelle emergenze sanitarie e là dove la salute è un privilegio per pochi e poi crediamo nell’educazione e formazione dei giovani ma anche degli adulti come fondamenta per la costruzione di un riscatto personale e comunitario, e infine supportiamo le associazioni che lavorano per difendere e costruire forme di governo a tutela dei diritti umani in modo trasversale».
Venendo all’aspetto sanitario: quest’anno è stato un tema centrale, legato all’emergenza Covid-19: qual è la situazione? «In Italia la Tavola valdese ha istituito un fondo di 8 milioni di euro che per ora è stato speso per circa 1/4 per l’emergenza sanitaria della prima fase (sul sito dell’Otto per mille si trovano già le informazioni), sostegno agli ospedali e all’attività di prevenzione nei territori marginali. Un nuovo progetto, in collaborazione con la Asl To3 (area di Pinerolo), riguarda l’assistenza domiciliare. Per quanto riguarda la fase di “ripartenza”, la Tavola si sta prendendo il giusto tempo per capire come investire al meglio il resto della somma, con l’attenzione e la cautela che il momento richiede. Durante l’emergenza abbiamo inoltre individuato e sostenuto alcune azioni all’estero che hanno coinvolto Brasile, India, Algeria, Egitto, Senegal, Ecuador, Siria, Iraq, Bangladesh ma con un importo non paragonabile a quanto è stato stanziato per l’Italia».
Un settore in crescita è quello della tutela dell’ambiente, i progetti sono passati da 13 a 27: «Purtroppo le richieste di finanziamento in questo ambito sono ancora poche: per fortuna, rispetto agli altri anni, i progetti sono scritti meglio, più focalizzati su obiettivi. Per il momento mirano all’educazione nelle scuole, allo sviluppo sostenibile, al riciclo, e hanno un importo in media intorno ai 10.000 euro. Ci auguriamo che possano aumentare le richiese e anche le progettualità coraggiose, innovative, che coinvolgano più attori, pubblici e privati, per ottenere risultati concreti». Si tratta sicuramente di un settore che vedremo crescere nei prossimi anni.