Un sito per promuovere i beni culturali ebraici in Italia
07 settembre 2020
Italia ebraica, un viaggio ricco di opportunità, un mondo da scoprire fra monumenti, sinagoghe e cibo
Musei, sinagoghe, mikwa’ot, cimiteri, quartieri, memoriali. Luoghi che segnano gli oltre duemila anni di presenza ebraica in Italia. A raccontarli, a renderli più facilmente fruibili, sono il nuovo sito e la nuova app (clicca qui per il sistema operativo Ios, clicca qui per il sistema Android) My Jewish Italy promossi dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei).
Fortemente voluti dall’assessore Ucei alla Kasherut Jacqueline Fellus con la collaborazione della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia e il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, sono l’esito di una mappatura non solo delle testimonianze storiche antiche di secoli e millenni ma anche delle attività casher in funzione oggi in varie città. Il lavoro di censimento e caricamento sul sito è un work in progress che prosegue ancora in questi mesi.
Dai negozi ai ristoranti, dai catering agli alberghi: sito e app, sviluppati da Frankenstein Srl, guardano al turismo italiano e straniero (ebraico e non, naturalmente) ma anche a tutte quelle aziende di prodotti italiani che intendono affacciarsi su mercati diversi, magari per la prima volta.
Una creazione di valore per tutto il sistema economico.
L’occasione per tracciare un primo orizzonte di questo impegno è stata la Giornata Europea della Cultura Ebraica di ieri domenica 6 settembre, con il lancio ufficiale della duplice iniziativa.
«Sito e app – spiega Fellus – nascono come risultato di un’esigenza manifestatasi nell’ambito della promozione di K.it, il marchio di certificazione nazionale sviluppato dall’Unione. Andando all’estero, confrontandomi con ebrei ortodossi di altri Paesi, è emersa infatti una significativa carenza di informazioni. Una carenza che ha finito inevitabilmente per pregiudicare un certo tipo di turismo».
Razionalizzare, informare, attrarre: queste alcune delle parole chiave che hanno caratterizzato l’azione del gruppo di lavoro incaricato. Un vero e proprio gioco di squadra, visto che porta il segno della mappatura dei luoghi di maggiore interesse storico e culturale realizzata dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia e la lista di prodotti alimentari kasher disponibili nei supermercati opera dell’Assemblea Rabbinica Italiana in collaborazione con la Commissione Kasherut Ucei.
«Tra gli obiettivi che ci siamo posti – prosegue Fellus – c’è proprio una più ampia diffusione della lista dell’Ari, che non è solo un documento fondamentale per orientarsi in modo corretto ma anche, potenzialmente, una importante leva di marketing. Lo stesso vale per tutte le Comunità ebraiche distribuite sul territorio, che possono uscirne notevolmente rafforzate. Ci sono molte opportunità da cogliere: per dare lavoro, per costruire professionalità. Anche nel solco di un turismo ebraico interno che può essere senz’altro implementato». A facilitare la fruibilità anche uno spazio dedicato agli eventi, sia quelli pubblici che interni (in questo caso con modalità d’accesso riservata).
La presentazione di domenica costituisce l’avvio di una valorizzazione ancora più ampia. «Naturalmente la situazione internazionale è oggi piuttosto complessa e incerta. Non appena gli spostamenti saranno più semplici, faremo di tutto per portare sito e app nei luoghi più sensibili. Dall’Europa all’America: le possibilità – afferma Fellus – non mancheranno».
L’obiettivo è anche quello di trovare, attraverso questo nuovo biglietto da visita digitale, possibili sponsor e filantropi. «L’ebraismo italiano ha una storia unica e straordinaria. Eppure, talvolta, questo dall’estero non è colto fino in fondo. Gli spazi di manovra – riflette Fellus – sono ampi».
Come sottolinea ancora l’assessore Ucei, si colma con questa iniziativa un vuoto rilevante. «In altri Paesi dispositivi del genere sono già in funzione da tempo. Era arrivato il momento, per l’ebraismo italiano, di un salto di qualità. È un piccolo sogno che si realizza. Ed è bello che questo risultato sia raggiunto nel quadro di una collaborazione tra varie persone ed enti. Dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia alla segreteria Ucei, dallo staff di Frankenstein Srl all’Assemblea Rabbinica Italiana. Un ringraziamento va anche a Marco Salvadori, che meticolosamente tiene aggiornata la lista dei prodotti casher».
Da Moked.it