Cooperazione Italia-Zimbabwe. Il messaggio del pastore battista Chiromo
10 giugno 2020
In occasione dell’anniversario della partnership fra l’Unione cristiana evangelica battista d‘Italia e la Baptist Convention of Zimbabwe, il leader africano conferma l’importanza della solidarietà reciproca e della preghiera, ai tempi del coronavirus
L’Unione cristiana evangelica battista d‘Italia (Ucebi) ha pubblicato ieri il video messaggio del pastore Henry Chiromo dell’Emmanuel Baptist Church di Harare, in occasione del 14° anniversario della partnership tra Ucebi e Baptist Convention of Zimbabwe (2006-2020).
Il messaggio, rivolto a tutte le chiese Ucebi, si apre con un ringraziamento «per la vostra solidarietà spirituale e materiale», dichiara Chiromo. Consapevole della sofferenza e dei lutti dovuti all’emergenza coronavirus che ha colpito duramente l’Italia, Chiromo racconta quindi di cosa sta avvenendo nel Paese:
«La situazione in Zimbabwe appare calma, ma è in arrivo una tempesta – dice il pastore –. La curva dei contagi è rimasta stabile per un po’, fino alle ultime due settimane, quando i contagi sono schizzati del 100%». L’aumento dei casi è attribuito al ritorno in Zimbabwe di rimpatriati dai paesi confinanti, in particolare dal Sud Africa e Botswana. «Stanno trasgredendo gli ordini di quarantena stabiliti dalle istituzioni – denuncia Chiromo –. La maggioranza di queste persone erano fuggite dallo Zimbabwe per ragioni politiche o economiche. Fra loro ci sono anche alcuni che sono ritenuti criminali: detenuti rilasciati perché i rispettivi governi dove erano detenuti non avevano cibo per mantenerli».
C’è poi il problema della disoccupazione, che prima del covid-19 era all’80% e ora si sta aggravando: «Prima c’era un sistema di sopravvivenza. Con il lockdown molte persone sono rimaste senza sostentamento. Le risorse del governo sono limitate se non esaurite» afferma ancora il leader.
La situazione è molto peggiorata anche per gli anziani, già duramente colpiti dal punto di vista economico per l’Aids. Nonni e nonne si erano dovuti occupare dei nipoti, orfani di genitori morti di Aids. Inoltre l’accesso ai farmaci salvavita, per il diabete e anche quelli per la pressione alta, è in crisi.
«Il ruolo della chiesa è stato messo da parte – conclude il pastore Chiromo – così come la voce di Dio, che appare silenziata. Abbiamo timore per la decadenza morale e le sue disastrose ramificazioni; per una sanità pubblica disastrata; per il fatto che il governo abbia tentato di affrontare l’emergenza coronavirus attraverso la richiesta di interventi internazionali, per preparare alcuni centri di contrasto all’epidemia, ma sanzioni ancora attive sullo Zimbabwe impediscono l’accesso di alcuni aiuti. Chiediamo il vostro sostegno e la vostra preghiera, come noi preghiamo con voi e per voi».
Il video messaggio si conclude con parole di gratitudine e di benedizione, con l’auspicio che l’impegno di questa preziosa cooperazione continui.
L’Ucebi e la Baptist Convention collaborano su diversi progetti sociali in Zimbabwe già dal 2006. Un reportage video sui progetti attivi è disponibile in QUESTA PAGINA.