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Lampedusa, incendi nei depositi delle barche. Mh: «Riaffermare dialogo e solidarietà»

«Due incendi appiccati nello stesso momento in due luoghi-simbolo dell'isola, dove si trovano alcune imbarcazioni che sono state usate dai migranti, ci sembrano un gesto molto grave, che condanniamo»

Sono state domate all’alba di sabato 6 giugno le fiamme di due incendi divampati la sera precendente a Lampedusa, nell’area del campo sportivo e in quella di Capo Ponente, due zone in cui vengono stoccati i barconi utilizzati dai migranti per attraversare il Mediterraneo.

«Due incendi appiccati nello stesso momento in due luoghi-simbolo dell’isola ci sembrano un gesto molto grave – dichiarano Claudia Vitali e Marta Bernardini, operatrici di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che si trovano in questo momento a Lampedusa -, che condanniamo. Noi continuiamo da parte nostra a ribadire il valore del dialogo e della solidarietà, da contrapporre all’odio e alla violenza». 

«Chi ha compiuto tali atti incresciosi, non lo ha fatto solo contro la memoria di decine di migliaia di persone che hanno perso la vita in cerca di una salvezza davanti a questo scoglio, ma lo ha fatto anche contro l'intera comunità lampedusana. Una popolazione che deve ora trovare la forza e la lucidità per affrontare un periodo difficile, come spesso accaduto in passato, senza permettere alla mala pianta dell'#odio e della #xenofobiadi crescere».

 

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