Giorni tristi da fronteggiare
07 aprile 2020
Un appello per difendere la democrazia, la nostra Carta costituzionale e la libertà di stampa dagli attacchi dei gruppi nazifascisti
«In questi giorni tristi, segnati dagli effetti malefici che nessun “muro” è ancora riuscito a fermare, abbiamo anche dovuto subire bravate mediatiche e politiche», così esordisce il piccato appello lanciato dall’Associazione per la libertà di stampa Articolo 21 liberi di… e dalla Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), che ha immediatamente ricevuto l’adesione di numerose realtà associative e sindacali, di testate giornalistiche e di singoli cittadini.
L’appello, in particolare, si riferisce alle nuove minacce rivolte al direttore de la Repubblica Carlo Verdelli e contro i suoi familiari, «Minacce continue, odiose, e mirate contro chi ha dedicato la sua vita alla libertà di informazione – si legge –. Minacce che arrivano dai medesimi gruppi che stanno costringendo ad una vita “sotto scorta” anche Paolo Berizzi, anche lui cronista del quotidiano la Repubblica e autore di una rubrica quotidiana che svela fatti e misfatti dei gruppi nazifascisti».
Il consiglio di Europa sta seguendo queste vicende e ha chiesto al governo italiano di intervenire con la necessaria determinazione.
«Come Federazione nazionale della stampa italiana e come Articolo 21 – prosegue l’appello –, abbiamo sollecitato il ministero degli interni ad attivare l’Osservatorio sui cronisti minacciati e, soprattutto, a mettere al bando i gruppi eversivi, perché la Costituzione é antifascista, e il fascismo non è un’opinione, ma un reato. Sino ad ora – ricorda l’appello – gli “squadristi” hanno goduto di larga tolleranza e di connivenze diffuse».
Prima dal governo e oggi dall’opposizione, «si è deciso di aprire una pericolosa porta, quella del negazionismo, dell’antisemitismo. Tentando di equiparare fascismo e antifascismo».
I fautori di tutto ciò sono «i medesimi che, in collegamento con centrali straniere, da Putin a Bannon, hanno promosso le campagne di fakenews contro il Quirinale, contro papa Francesco e l’Unione Europea. Sono i medesimi che difendono il bavaglio turco e esaltano le gesta di Orban, che stanno con i militari russi contro il quotidiano la Stampa e il suo giornalista Jacopo Iacoboni e che urlano al bavaglio, ogni qual volta si cerca di risalire ai mandanti e agli esecutori dei pestaggi mediatici. Nei prossimi giorni – prosegue l’appello –, nell’ovvio rispetto delle norme a tutela della salute pubblica, non dimenticheremo di celebrare il 25 Aprile, Giorno della liberazione dai nazifascisti, e il 3 Maggio: Giornata internazionale dedicata alla libertà di informazione. Mai come quest’anno dovremo far sentire la nostra voce contro ogni bavaglio, di qualsiasi natura e colore, sempre, comunque, dovunque».
Per questo i promotori chiedono a tutti di inviare un video, un pensiero, una testimonianza dedicata all’Articolo 21 della Costituzione; ai trattati che dovrebbero proteggere la libera circolazione delle persone e delle opinioni.
«Proporremo anche molti messaggi che abbiamo ricevuto dalla Turchia, dall’Egitto, dall’Ungheria, dalla Russia, dalla Siria, dalla Cina, spediti da giornaliste e giornalisti, blogger, disegnatori, artisti, imbavagliati, torturati, spesso in galera. Allo stesso modo abbiamo chiesto alle croniste e ai cronisti italiani, costretti ad una vita “sotto scorta” di raccontare le loro storie e anche i ricatti di chi, spesso, è costretto ad una vita precaria. Non sarà una iniziativa per addetti ai lavori, ma rivolta a chiunque abbia cuore la libertà di informazione e la Costituzione. Chiediamo un vostro pensiero, un video, un disegno, una canzone».
Da oggi, dunque, sino al 3 maggio «Partirà una lunga maratona social perché questi valori vanno incarnati e difesi non solo nelle date consacrate, ma ogni giorno. Non sono solo giornalisti naturalmente, come é nostro costume, aderiremo anche a tutte le iniziative che andranno in questa direzione, perché l’importante non é arrivare primi, ma arrivare insieme».
Tra i primi firmatari dell’appello compaiono:
Articolo 21 liberi di…
Federazione nazionale della stampa italiana
Carta di Roma
Associazione Amici di Roberto Morrione
Tavola della Pace
Centro Impastato – No mafia memorial
UsigRai
GiUlia - rete giornaliste
I Circoli regionali di Articolo 21
Tra le testate, oltre a la Repubblica e La Stampa, anche il settimanale Riforma, la rivista Confronti e l’Agenzia stampa Nev