Roma. Evangelici cinesi distribuiscono gratis 180mila mascherine
23 marzo 2020
L’iniziativa è stata promossa nei giorni scorsi da alcune chiese evangeliche cinesi, tra cui la Chiesa evangelica cinese di via Assisi, convenzionata con l’Unione battista
Nei giorni scorsi circa 180mila mascherine sono state distribuite gratuitamente ai cittadini di Roma da alcune chiese cristiane evangeliche cinesi. Tra queste anche la Chiesa cristiana evangelica cinese di via Assisi, convenzionata con l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi) dal 1996.
Le mascherine sono state acquistate dai fratelli e dalle sorelle evangelici in Cina e sono state spedite in Italia, dove poi sono state assemblate in pacchetti da dieci e distribuite gratuitamente presso i locali delle chiese cinesi di Roma. Nella zona di piazza Vittorio e dintorni, gli evangelici cinesi le hanno addirittura recapitate a domicilio, a tappeto, inserendole nelle cassette della posta di alcuni palazzi. Mascherine sono state distribuite anche ad ospedali e a case di cura.
Nei pacchetti preparati scrupolosamente nei locali delle chiese, viene inserito insieme alle mascherine anche un foglietto che riporta – in italiano e cinese – la motivazione cristiana alla base della distribuzione: «Siamo uniti col popolo italiano, combattiamo insieme contro questa epidemia. Noi sosteniamo gli italiani, Forza Italia. Gesù disse: “Ama il tuo prossimo come te stesso; e fai agli altri quello che correste che gli altri facessero a te” (Matteo 22, 39)».
Fino a venerdì 20 marzo, in via della Cisternola, nei pressi della Prenestina, il via vai per ricevere le mascherine è stato continuo: cinesi, italiani, un’auto dei vigili del fuoco, un’ambulanza della Croce medica. Tre membri della chiesa cinese, affacciati da un muretto con guanti, mascherine e tute di protezione, hanno distribuito mascherine alla gente in fila (con la raccomandazione di mantenere le distanze di sicurezza). Il pastore Jin, che guida la comunità, stima di aver distribuito una media di 1.000 confezioni al giorno che, per 10 pezzi a confezione, farebbero 40mila mascherine in una settimana: una cifra considerevole pur nel mare di necessità di questi giorni di emergenza. Cinquemila pezzi sono stati consegnati a una casa di riposo che ne aveva fatto richiesta.