Siamo la scommessa di Dio per il mondo
02 marzo 2020
Un giorno una parola – commento a Matteo 5, 16
Il giudizio sarà di nuovo conforme a giustizia e tutti i retti di cuore lo seguiranno
Salmo 94, 15
Gesù dice: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli»
Matteo 5, 16
Che la nostra luce risplenda davanti al mondo… che richiesta impegnativa, oltre il limite della realtà! Se uno guarda alla propria vita, sempre così impastata di bene e di male, di errori irreparabili e di modesti risultati, quale gran pretesa ha Gesù! Eppure queste parole ci svelano un lato di Dio inaspettato, oltre i limiti del sorprendente. Dio si fida di noi. Proprio di noi. Ci affida un ruolo fondamentale per la testimonianza della Sua opera nel mondo. Proprio a noi. Quando scopriamo questa verità possiamo finalmente mettere nella giusta ottica fallimenti e successi: nonostante i nostri limiti oggettivi ci ricorda che anche nel momento più fosco dell’esistenza ogni credente ha in sé almeno una scintilla della gloria di Dio; anche nel momento in cui sentiamo di aver finalmente conseguito un risultato positivo ci rammenta che il nostro fine ultimo non è il trionfo personale, ma l’annuncio al mondo dell’amore del Signore. Fin dalla prima pagina della Scrittura, il racconto della creazione, leggiamo che Dio ha fatto una scommessa: creare Adamo ed Eva, l’Uomo e la Donna, a sua immagine e somiglianza, pur sapendo che già nella seconda pagina Adamo ed Eva avrebbero trasgredito il suo ordine e, a partire dalla terza, Caino avrebbe trasformato la terra in un luogo di cronaca nera. Ma ciò non ha portato Dio alla cinica rassegnazione, ma piuttosto a rinnovare sempre il suo invito a guardare alla luce in noi per illuminare il mondo, scommettendo sull’umanità. Noi siamo la scommessa di Dio per il mondo.