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Novità per il Festival del giornalismo alimentare

Torna a Torino dal 20 al 22 febbraio la kermesse giornalistica dedicata al cibo

Ieri giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare (celebrata per la prima volta il 5 febbraio 2014 in Italia, ideata ed istituita dalla Campagna Spreco Zero e Università di Bologna - Distal con il Ministero dell'Ambiente, per iniziativa del coordinatore PINPAS Andrea Segrè) è stato presentato, e forse non a caso, il programma del prossimo (il quinto) Festival del giornalismo alimentare che si terrà a Torino dal 20 al 22 febbraio 2020. 

In occasione della conferenza stampa il direttore dell’iniziativa, Massimiliano Borgia, ha infatti colto l’occasione per lanciare una proposta: ridurre i rifiuti alimentari attraverso una petizione lanciata sulla piattaforma Change.Org chiedendo di rendere obbligatorio l’uso della Food Bag, ossia la scatola che ogni ristoratore dovrebbe consegnare ai clienti per portare a casa il cibo pagato e non consumato.

Dati alla mano è stato ricordato ieri «in Italia lo spreco di alimenti è stimato in 300 /400 euro annui per famiglia: per questo motivo – ha proseguito Borgia – fra gli obiettivi principali del Festival 2020 c’è l’intenzione di contribuire alla comunicazione di questo grande tema e si è deciso che a ogni partecipante sarà donata una Food Bag firmata Festival». Ma non è l’unica novità, il Festival presenterà i dati emersi dal primo Rapporto sul cibo nei media italiani.

Un report realizzato insieme a L’Eco della Stampa (dal 1901 leader in media intelligence e rassegna stampa) e commentato da Guia Beatrice Pirotti, docente SDA Bocconi coordinatore del Master of Management in Food & Beverage, e dove stato analizzato un anno di contenuti alimentari sui media italiani, misurandone l’impatto, intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di informazione.

Il Festival del Giornalismo Alimentare terrà le sue tre giornate di lavori e dibattiti e eventi al Centro Congressi del Lingotto, in via Nizza 280

Sono previsti 35panel con 170 esperti tra giornalisti, istituzioni, imprenditori, foodbloggerinfluencer, professionisti della sicurezza alimentare, chef e rappresentanti del mondo associazionistico invitati per contribuire a migliorare la qualità dell’informazione che ruota attorno al cibo.

Tra i temi del festival, oltre al «fenomeno cibo» sui media e alle iniziative anti-spreco, sotto i riflettori «finiranno – ha proseguito Borgia – alcuni tra gli argomenti più caldi e controversi del momento, come le etichette nutrizionali, le criticità del Food Delivery, le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola, con l’intervento del Ministro delle politiche Agricole e Alimentari Teresa Bellanova».

Spazio, poi, sarà dato ai giusti comportamenti alimentari e presentato, in anteprima, il primo opuscolo informativo su nutrizione e salute rivolto ai cittadini di Torino curato dalla Fondazione Veronesi. Progetto che è stato ampiamente presentato dalla giornalista e direttore del sito della Fondazione Veronesi, Donatella Barus.

Segnaliamo appena l’incontro dedicato alle inchieste giornalistiche nel grande mondo alimentare, alle agro-mafie, nato in collaborazione con Riforma e il Premio Roberto Morrione che si terrà il 20 febbraio alle 17 insieme a Paolo BorrometiMara Filippi MorrioneRoberto BennatiRaffaella Regoli, coordinati da Gian Mario Gillio di Riforma. E quello Raccontare il cibo alla radio al quale parteciperà il direttore dell’emittente Radio Beckwith Evangelica, Matteo Scali.

Altri incontri saranno ovviamente dedicati al ruolo della comunicazione enogastronomica.

Il programma completo e le modalità di accredito e iscrizione al Festival del giornalismo alimentare sono online.

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