Per non dimenticare: Lezioni di storia festival
04 febbraio 2020
A Napoli una "Woodstock" della storiografia e della cultura, ideato dalla case editrice Laterza
Il 27 gennaio, Giornata della memoria, è stato presentato “Lezioni di storia festival”, una manifestazione culturale di grande interesse, giunta alla seconda edizione, che si terrà a Napoli dal 27 febbraio al 1° marzo (per il programma: www.lezionidistoriafestival.it). L’anno scorso infatti ha avuto inizio questa avventura, progettata dalla prestigiosa casa editrice Laterza insieme a diversi partner e sostenuta dalla Regione Campania. L’importante manifestazione culturale è organizzata dall’Associazione “A voce alta” e dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, con la collaborazione di MANN, Madre – museo d’arte contemporanea Donnaregina – Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Accademia di Belle Arti, Conservatorio San Pietro a Majella e Liceo Vittorio Emanuele II.
Si potrebbe dire che è un tentativo, anzi un esperimento raffinato di Public History, ovvero quell’attività che impegna gli storici a comunicare contenuti fuori dall’accademia, nella società civile, attraverso la lente delle problematiche che ancora interrogano il presente e, forse, il futuro. Si tratta cioè di fare memoria in pubblico, cercando di suscitare interesse per la storia. E farlo con entusiasmo e coinvolgimento attivo soprattutto per i giovani.
Mentre infatti l’anno scorso la rassegna era intitolata «Il passato è presente», con una serie di interviste effettuate ai relatori e tra il pubblico a illustrarne le ragioni, oltre a un documentario girato dagli studenti che ormai utilizzano i multimedia come modalità espressiva, quest’anno il tema è ancora più attuale e significativo: «Noi e loro». Come sempre, esso sarà suddiviso in diversi percorsi tematici che ne consentono uno svolgimento articolato e sorprendente, nelle lezioni verranno declinati tanti argomenti per affrontare la diversità culturale e intergenerazionale, il rapporto tra maggioranza e minoranza, donne e uomini, giovani e anziani, uomini liberi e schiavi, cittadini romani e barbari, occidentali e orientali, cristiani, ebrei e musulmani, meridionali e settentrionali, cattolici e protestanti, borghesi e proletari, fascisti e antifascisti... Dialogo, scambio e integrazione sono le parole chiave che guideranno i dibattiti.
Quest’anno vi saranno oltre 40 lezioni, incontri ed eventi di musica e spettacolo con i più autorevoli storici italiani e stranieri che si alterneranno non solo sul palco del Teatro Bellini (via Conte di Ruvo, 14), che è la casa del festival, ma anche in diversi luoghi della città per lanciare un messaggio duplice: da una parte è possibile fare rete sul territorio creando collaborazioni di qualità tra diverse istituzioni culturali, anche straniere, grazie a una regia progettuale di alto profilo scientifico e in secondo luogo è auspicabile vivere la cultura portandola fuori dai luoghi consueti di fruizione e rendendola accessibile a tutti. La nascita dell’associazione «Amici della Storia» ha proprio l’obiettivo di creare una rete di soggetti, civilmente impegnati, che sostengano lo studio della storia, la ricerca storica e la sua tutela. E spesso sono insegnanti e ricercatrici che se ne fanno promotrici.
Non solo dunque uno sforzo di divulgazione ma una proposta educativa, nel senso di educazione permanente alla cittadinanza e alla partecipazione. Così vi saranno lezioni frontali ma anche concerti, letture ad alta voce e consigli di lettura, con eventi collaterali proposti da singole istituzioni culturali in un generale coinvolgimento cittadino, tra cui anche le librerie che sempre più si configurano come luoghi di incontro, scoperta e socializzazione, il tutto condito con una piacevole atmosfera da raduno nazionale degli appassionati, una sorta di “Woodstock” della storiografia e della cultura. Sarà un’occasione preziosa per porre domande cruciali al nostro presente e costruire il futuro: la cultura è immaginazione e organizzazione per conferire senso allo stare insieme collettivo.
(Per prenotare il posto a ogni singolo evento è necessario iscriversi sul sito a partire dal 13 febbraio)