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Il Natale solidale dell’Esercito della Salvezza

Le iniziative messe in campo a favore di persone e famiglie che vivono nel bisogno. A colloquio con Ilaria Castaldo, pastora tenente in servizio a Forio d’Ischia (Na)

Mancano poche settimane a Natale e in tutto il mondo l’Esercito della Salvezza (EdS), da sempre impegnato nell’annuncio dell’Evangelo accompagnato da un forte impegno sociale, è mobilitato nell’organizzazione di eventi solidali a favore di persone e famiglie che vivono nel bisogno. In Italia, quali iniziative ha messo in campo l’Eds per celebrare il Natale 2019? Lo abbiamo chiesto a Ilaria Castaldo, pastora tenente dell’EdS nonché membro del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).

«Su tutto il territorio nazionale stiamo organizzando: momenti in cui suoneremo e canteremo per le strade i tradizionali canti di Natale; pranzi e cene di solidarietà presso i nostri centri sociali; feste nelle carceri, nelle scuole materne e nelle case di riposo per anziani; distribuzione di pacchi alimentari. Inoltre, alcuni “corpi” (le comunità, ndr.) prepareranno dolci e biscotti fatti in casa che, insieme a bibite calde, verranno distribuiti nelle stazioni e in quei posti dove, soprattutto nelle grandi città, trovano riparo i senza fissa dimora. Infine, da alcuni anni promuoviamo il programma Angel Tree - L’albero degli angeli, nato negli Stati Uniti nel 1979».

Di cosa si tratta?

«L’EdS prepara degli angioletti di carta e chiede a delle famiglie in difficoltà – segnalate dai servizi sociali o tramite il passaparola – quali siano i desideri dei bambini per Natale. Ciascun bambino può esprimere tre richieste che vengono riportate sull’angioletto di carta, dove verrà indicato anche il nome del bambino e l’età. I donatori, che possono essere aziende o privati cittadini, prendono un angioletto, comprano uno o più regali scelti dal bambino, li incartano e li consegnano presso la sede dell’EdS, dove poi i genitori andranno a ritirare i doni una settimana prima di Natale. I bambini non sapranno mai che quel regalo proviene da un donatore, e in questo modo rendiamo felice non solo il bambino che vede realizzato un suo desiderio, ma anche la famiglia, cui restituiamo un po’ di dignità in un momento di crisi economica. Questa bella iniziativa viene portata avanti dai corpi di Milano, Torino, Roma, Napoli e Ariano Irpino (Av)».

Dal 2007 l’Esercito della Salvezza ha iniziato la propria opera in Grecia sotto la responsabilità del Comando Italiano. Cosa si sta organizzando lì?

«I colleghi di Atene ci hanno detto che anche lì organizzeranno pranzi per persone senza fissa dimora, e che si stanno attivando per aiutare le persone nell’acquisto di regali. Poi c’è un grosso programma di aiuto e sostegno a favore dei rifugiati e dei migranti. L’opera in Grecia è all’inizio: l’Esercito è presente solo a Salonicco e ad Atene, ma i colleghi si danno veramente tanto da fare e lavorano duro per mantenere viva la testimonianza».

Cosa motiva l’impegno dell’Eds a favore delle persone più vulnerabili?

«Non è Natale se non possiamo portare dei momenti di gioia alle persone. Il nostro è un Natale di solidarietà e soprattutto di annuncio dell’amore di Dio che in Gesù è venuto in questo mondo per salvarlo. Presto servizio a Forio d’Ischia, dove c’è una chiesa di pochi membri e d’inverno, essendo una zona turistica, c’è poca gente, ma non vogliamo rinunciare a vivere il Natale! Con la chitarra e il mio eufonio andremo per le strade a suonare, a cantare, e a distribuire calendari. È una piccola cosa, ma questo è stato lo spirito dell’EdS fin dalla sua nascita: vedere i bisogni e rispondere ad essi con le risorse anche piccole che abbiamo. Poi Dio moltiplica quel poco che abbiamo, e le persone lo apprezzano, ci chiedono il perché del nostro aiuto e ciò ci dà l’occasione di testimoniare che ogni nostra azione è radicata e motivata dall’amore di Dio per ogni essere umano».

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