Aspettando «il Morrione». Le mani sul Fiume
23 ottobre 2019
Riforma dedica ogni giorno «una finestra» alle inchieste realizzate dai giovani del Premio Morrione
Il «Premio Morrione» intitolato a Roberto Morrione (primo direttore di Rai News 24 e fondatore di Libera Informazione) dedicato al giornalismo investigativo (sostenuto dall’Otto per mille dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi) ha annunciato le inchieste finaliste del 2019 al prestigioso evento Rai, il Prix Italia.
Le inchieste – con i finalisti Mario Catalano, Vincenzo Pizzuto, Giovanni Culmone, Marina de Ghantuz Cubbe, Ludovico Tallarita, Elena Kaniadakis, Lidia Sirna, Eleonora Zocca, Maurizio Franco, Matteo Garavoglia, Ruggero Scotti e i tutor Chiara Cazzaniga, Raffaella Pusceddu, Pietro Suber, Giovanni Tizian, Francesco Cavalli, Pietro Ferri, Stefano Lamorgese, Giulio Vasaturo – raggiungeranno Torino a fine ottobre e saranno proiettate, condivise, raccontate (per il terzo anno consecutivo) al pubblico del capoluogo piemontese in occasione della consueta «tre giorni» (promossa dall’Associazione Amici di Roberto Morrione e realizzata in collaborazione con il nostro giornale che ne è media partner) dal 24 al 26 ottobre con workshop, dibattiti, corsi di formazione ed eventi.
La kermesse giornalistica culminerà con la premiazione dell’inchiesta vincitrice presso il teatro Piccolo Regio, dove le giovani e i giovani autori presenteranno, e offriranno al pubblico interessato, le loro opere destinate a illuminare fatti di grande attualità riguardanti i diritti umani e civili, l’ambiente, la legalità, lo sviluppo tecnologico e le attività economiche dell’Italia e dell’Europa. Sino alla data dell’evento torinese Riforma propone ai lettori ogni giorno un’inchiesta realizzata nel corso degli anni dal 2012 in poi, data di nascita del Premio.
Tra le inchieste finaliste presentate alla Sesta edizione del «Premio Roberto Morrione»e vincitrice della sezione web-doc nel 2017 c’era: Le mani sul Fiume di Giulia Paltrinieri. Tutor Maurizio Torrealta. Durante i cinque mesi di produzione gli autori sono stati seguiti dai tutor tecnici: Francesco Cavalli, Stefano Lamorgese e dal tutor legale, l’Avvocato Giulio Vasaturo.
Le Mani sul Fiume è un web-doc d’inchiesta, un viaggio lungo le sponde del grande Fiume per scavare dentro il business della sabbia. Nato da un’idea di Giulia Paltrinieri, il lavoro è stato premiato (sezione web-doc) alla sesta edizione del Premio «Roberto Morrione»per il giornalismo investigativo.
Al centro dell’inchiesta c’è il grande Fiume e il suo «oro grigio»: la finissima sabbia del Po, ideale per l’edilizia e «macchina da soldi»per le organizzazioni criminali, ma non solo. Ogni anno in Italia si scavano oltre 53 milioni di metri cubi di sabbia e di ghiaia per un volume di affari che supera il miliardo di euro. Solo poche briciole di questi guadagni però entrano nelle casse dello Stato, che non riesce a far fronte alle conseguenze ambientali delle escavazioni. Dentro l’inchiesta ci sono le ruspe che scavano oltre i limiti, le cave esaurite e dimenticate, i camion della ’ndrangheta che attraversano Emilia e Lombardia in un business criminale che non conosce confini regionali. Sullo sfondo ci sono i danni ambientali: i fondali che si abbassano di oltre 5 metri in pochi anni, le spiagge che arretrano di decine di metri, gli argini che cedono e non riescono più a difenderci dalla furia del Fiume in piena. Ma anche i risvolti di un mercato «drogato», della sabbia comprata a canoni stracciati (meno di 1 euro al metro cubo) per costruire le grandi opere pubbliche, dell’insinuarsi dei clan nei cantieri del Nord Italia.
Per vedere la pagina web dell’inchiesta, clicca qui.
Promosso dall’Associazione Amici di Roberto Morrione, il Premio da anni incentiva la realizzazione di progetti d’inchiesta di autori under 30. La giuria ogni anno sceglie quattro progetti finalisti ai quali è assegnato un contributo in denaro.